R E C E N S I O N E
Recensione di Aldo Pedron
Mahal e Cooder hanno unito le loro forze per la prima volta nel 1965 a Los Angeles, formando una sorta di supergruppo, The Rising Sons, quando Mahal aveva 23 anni e Cooder soltanto diciassette. La band firma per la Columbia Records, prossimi alla celebrità, ma l’album non viene pubblicato e il gruppo, senza alcuna promozione nonostante siano due giovani giganti della musica alle prime armi, si scioglie un anno dopo. Le sessioni di registrazione sono pubblicate soltanto anni dopo più volte come bootleg, dischi illegali, e poi finalmente edite ufficialmente dalla Columbia / Sony nel 1992. Questo nuovo LP è la prima collaborazione del duo in più di mezzo secolo (57 anni dopo).

Saunders Terrell (Sonny Terry) è nato il 24 novembre 1911 a Greensboro, Georgia ed è deceduto a 74 anni l’11 marzo 1986 a Mineola nello stato di New York. Armonica e voce.
Walter Brown McGhee è nato il 30 novembre 1915 a Knoxville, Tennessee ed è deceduto il 16 febbraio 1996 a Oakland, California. Chitarra e voce.
Ryland Peter Cooder è nato a Santa Monica, Los Angeles, California il 15 Marzo 1947. Arrangiatore, musicologo, produttore, scrittore, chitarrista, cantante, songwriter, multistrumentista alla chitarra, basso, mandolino, banjo, bouzouki, slide guitar. Attivo dal 1967.
Henry Saint Claire Fredericks (Taj Mahal) è nato il 17 maggio 1942 ad Harlem, New York. Attivo dal 1964. Chitarra, chitarra resofonica, voce, armonica, banjo, basso acustico, pianoforte.
Sonny Terry (perse la vista di un occhio all’età di 11 anni e divenne quasi completamente cieco all’età di 16) fu costretto a suonare per guadagnarsi da vivere perché non abile per lavorare sui campi, era noto per la virtuosistica imitazione del treno. È da considerarsi soprattutto come uno degli artefici principali della popolarità del blues presso il pubblico bianco. Uno stile ben identificabile soprattutto per l’uso di grida in falsetto che si sovrappongono al suono dell’armonica prolungandolo e rappresentando la tradizione armonicistica rurale, riproponendo la vera essenza del country-blues. Un mago dell’armonica lo definisce Taj Mahal.
Brownie McGhee resta invece uno dei giganti del country-blues della East-Coast, dallo stile chitarristico pulito, elaborato ed essenziale al tempo stesso, uno stile caratterizzato dal fingerpicking oltre a possedere una voce calda e avvolgente che ha contribuito a diffondere il blues tra le giovani generazioni bianche del circuito folk e dei campus universitari. Terry e McGhee restano due pilastri magistrali e leggendari che hanno passato il loro testimone ad altrettanti due musicisti leggendari viventi che contribuiscono a tenere in vita la tradizione blues in maniera impeccabile.
Sonny Terry con il suo stile caratteristico già dai suoi primi anni di armonicista, ispirato a Deford Bailey, il fox chase, una sorta di mimo musicale che rappresenta l’inseguimento della volpe da parte dei cani e prevede un suono sincopato dell’armonica con tanto di corredo di grida e di urla, lo resero singolare ed unico nel modo di suonare l’armonica.
Sonny suonava l’armonica divinamente e Brownie McGhee era un chitarrista eccelso, erano entrambi del sud-est degli Stati Uniti. Entrambi ebbero carriere da solisti, ma erano meglio conosciuti per la loro partnership di oltre quarant’anni, iniziata nel 1939. Il loro stile Piedmont, il cosiddetto Piedmont Blues soprattutto nella zona meridionale dei Monti Appalachi intriso di sonorità country e ragtime, divenne popolare durante il revival della musica folk degli anni ’40 e ’50, grazie anche alla fiorente scena dei club di New York City per il jazz, il boogie-woogie, il blues e la musica folk.
Ry Cooder e Taj Mahal (da quando aveva 19 anni) ritengono da sempre (da giovanissimi) Sonny Terry e Brownie McGhee musicisti straordinari che li hanno influenzati parecchio nell’approccio musicale. Erano un “Musical Ensemble” perfetto dice Cooder, erano soltanto in due ma suonavano come un’intera orchestra rimarca Taj Mahal. Sui dischi erano fenomenali ma poi visti dal vivo erano incredibili, roba da non credere ai tuoi occhi, due maestri e grandi strumentisti, uno eccellente alla chitarra sempre con le note giuste, l’altro suonava l’armonica e cantava emettendo dei suoni che quasi non sapevi e non capivi se era il suono dell’armonica o della sua voce!
Nonostante l’idea sia partita dall’album di Sonny Terry & Brownie McGhee Get On Board di cui Taj Mahal e Ry Cooder ne prendono l’idea, l’ispirazione, lo stesso titolo e il disegno di copertina con tre piccole foto assai fedele all’originale, il loro disco è totalmente differente.
Get On Board è il primo disco di Sonny Terry & Brownie McGhee che Cooder ascolta e ne possiede il disco (un 10 pollici) che diventa per lui una reliquia, ascoltandolo numerose volte.

L’album Get On Board di Sonny Terry e Brownie McGhee viene pubblicato dalla Folkways negli Stati Uniti la prima volta nel 1951 (in trio) con Brownie McGhee (voce e chitarra), Sonny Terry (armonica e voce) e Coyal McMahan alle maracas e voce come Sonny Terry, Brownie McGhee, Coyal McMahan – Get On Board: Negro Folksongs By The Folkmasters (Folkways Records – FA 2028). Un insolito 10 pollici (il 33 giri è solitamente un 12 pollici) e più volte ristampato come nel 1980 con copertina diversa (Folkways, FTS 32028, LP, 1980, Usa) e perfino in Francia dalla Ricordi (FP 28).
Il Get On Board di Taj Mahal e Ry Cooder ha invece 11 brani e non 9 e soltanto tre pezzi in comune: The Midnight Special, Pick A Bale Of Cotton e I Shall Not Be Moved, le altre canzoni sono state invece riprese dall’immenso repertorio di Sonny Terry & Brownie McGhee e dai loro vari album incisi nel corso di una lunga carriera di 43 anni assieme (dal 1939 al 1982, poi proseguiranno separatamente).
Ry Cooder e Joachim Cooder (in trio) replicano Sonny Terry & Brownie Mc Ghee con le loro magistrali reinterpretazioni oltre 50 anni dopo!
Questa cosa di stringere il pollice e il primo dito e un po’ del secondo dito, che faccio ancora. Avevo dimenticato da dove veniva, spiega Ry Cooder, ed è quello che faceva Brownie McGhee. Gliel’ho visto fare e ho pensato di poterlo fare anche io. McGhee è stato un solido suonatore ritmico replica Mahal. Due maestri del blues del Piedmont style (Alabama), essenziali.
Con Taj Mahal alla voce, armonica, chitarra e piano e Ry Cooder alla voce, chitarra, mandolino e banjo – a cui si unisce Joachim Cooder alla batteria, percussioni e al basso – il duo ha registrato undici brani basati su registrazioni e performance live di Terry e McGhee, che entrambi avevano ascoltato quand’erano teenager in California. Taj Mahal ammette, io e Ry abbiamo iniziato con loro, canzoni arcaiche, rurali, tradizionali suonate negli anni ’40, 50, 60 e che noi ora da vecchietti abbiamo la grande opportunità di riproporre, riportare alla luce tanto da chiudere davvero il cerchio.
Taj Mahal per l’occasione è Sonny Terry, Ry Cooder è Brownie McGhee e sentirli insieme è una meraviglia.
L’iniziale My Baby Done Changed The Lock On The Door di William Weldon, è dall’album Sonny Terry’s Washboard Band del 1955 (Folkways Records FA 2006) e ripresa anche nel Newport Folk Festival del 1959 ma con un titolo leggermente diverso My Baby Is Goin’ To Change The Lock. Grande atmosfera per un blues canonico. Taj la canta divinamente, Cooder è superlativo alla slide.
The Midnight Special, I Shall Not Be Moved, In His Care e Pick A Bale of Cotton sono traditional.
Hooray Hooray (This Woman Is Killing Me), scritta da Leroy Kirkland e Sonny Terry è stata incisa per la prima volta da Sonny Terry & Brownie McGhee a Londra il 7 maggio del 1958 ed appare nel loro album 1958 London Sessions. Cooder canta e suona il mandolino. Oltre a sentirla su disco la si può vedere anche in un loro video.
Cornbread, Peas, Black Molasses (Terry/McGhee) appare nel loro stesso disco 1958 London Sessions.
The Midnight Special, che origina tra i prigionieri del sud, è una ballata tradizionale folk in chiave country-blues che si riferisce ai passeggeri del treno Midnight Special (le parole sono state tramandate fin dal 1905 e la prima incisione su disco è del 1923), è un traditional, un blues celebre nella versione di Lead Belly, la loro interpretazione riflette l’originale con l’armonica a scandire ogni riff.
Pick A Bale Of Cotton è una work song cantata dagli antichi schiavi del sud degli Stati Uniti che lavoravano nelle piantagioni, questa in particolare nel periodo della Guerra di Secessione Americana ed è il titolo di un omonimo album di Brownie McGhee & Sonny Terry pubblicato dalla Janus Records di New York (Janus, FST 2012, LP, 1960, Usa) ed è l’ennesimo traditional reso famoso da Lead Belly. Hai il sud negli ormoni quando hai la musica del sud, la bellezza del sud, tutta la cultura del sud. Cooder e Mahal attribuiscono il brano a Terry/McGhee.
Deep Sea Diver ossia il palombaro è qui a firma Brownie McGhee, ma è di Clarence Samuels (nato il 30 ottobre del 1923), un oscuro personaggio di Baton Rouge, Louisiana ma che ha inciso da New York a Los Angeles duranti gli anni ’40 e ’50 e nuovamente negli anni 2000. Deep Sea Diver / AC Boogie Blues è il singolo (R&B) a 78 giri pubblicato da Clarence Samuels nel 1948 per l’etichetta californiana Downbeat (Downbeat 149). I due (Cooder / Mahal) la suonano magistralmente, una bellissima armonia per voce e pianoforte (New Orleans style).
Packing Up Getting Ready To Go (We’re On Our Way To New Jerusalem) composta da Clara Ward, è un gospel interpretato ed inciso anche dal Golden Gate Quartet e da Aretha Franklin nel suo doppio album gospel One Lord, One Faith, One Baptism del dicembre del 1987 (Arista, AL 8497, 2 LP, 1987, Usa). Un brano in cui la Franklin è accompagnata da Mavis Staples, Joe Ligon e The Franklin Sisters. Cooder ci mette molto del suo (del suo stile chitarristico) nel meraviglioso sound.
What A Beautiful City è un traditional, ripresa da Reverend Gary Davis. Allelujah!
Pawn Shop Blues di Blind Boy Fuller è quasi sei minuti, grande ritmo ed atmosfera e con Cooder alla slide.
Drinkin’ Wine Spo-Dee-O-Dee è di Sticks McGhee (1918-1961) fratello minore di Brownie McGhee. Un vecchio blues osceno ripulito per l’occasione e da Sticks inciso la prima volta per la Harlem a New York nel 1947 e reinciso nel febbraio del 1949 (questa volta con successo) e con l’aiuto del fratello Brownie McGhee per la Atlantic vendendo 400 mila copie (un R & B pietra miliare nella musica popolare (afro) neroamericana).
I Shall Not Be Moved (oppure We Shall Not Be Moved) è uno spiritual afro-americano, una canzone di protesta cantata dagli schiavi e in seguito un brano ripreso dal Movimento dei Diritti Civili con un testo che si rifà alle sacre scritture …Blessed Is The Man That Trusteth in the LORD, And Whose Hope the LORD Is) (Jeremiah 17-7-8). Nel 1908 Alfred H e B.D. Ackley hanno registrato i diritti del brano, un inno, una preghiera dal titolo I Shall Not Be Moved.
Un album dal piglio arcaico, tradizionale ma al tempo stesso fresco e moderno, genuino, pulsante, sacrosanto e sincopato, suonato divinamente e con molta energia e pathos. Cooder e Mahal si sono certamente divertiti a ripescare queste undici tracce davvero speciali, magiche con un tocco di gospel, spiritual, blues, country-blues per una musica inossidabile che resterà e durerà per sempre.
Tracklist:
01. My Baby Done Changed The Lock On The Door
02. The Midnight Special
03. Hooray Hooray
04. Deep Sea Diver
05. Pick A Bale Of Cotton
06. Drinkin’ Wine Spo-Dee-O-Dee
07. What A Beautiful City
08. Pawn Shop Blues
09. Cornbread, Peas, Black Molasses
10. Packing Up Getting Ready To Go
11. I Shall Not Be Moved
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