R E C E N S I O N E


Recensione di Simone Catena

Da Minneapolis arrivano i Poliça, un progetto interessante e carismatico, che viaggia in modo sperimentale sopra orizzonti perduti e personali. La band statunitense nasce nel 2011, con una timbrica alternative rock e diverse contaminazioni, che portano l’ascolto verso il trip hop e l’indie. Il notevole impatto sonoro evolve i brani verso l’elettronica; grande è la padronanza artistica della vocalist Channy Leaneagh, vero motore portante del gruppo e autentica frontwoman di spessore. Con il precedente disco When We Stay Live del 2020, si sono confermati a pieni voti, su un genere di nicchia carico di atmosfere lunari. In questo nuovo intenso lavoro Madness, prodotto per la label inglese Memphis Industries, l’espansione magnetica del collettivo fa un salto definitivo in fase di registrazione; esplora un percorso differente, che incastra le narrazioni ruvide e melodiche della voce con un’ampia ritmica travolgente, completando un percorso familiare e accogliente.

Il disco si apre con il synth sensuale e martellante di Alive, un brano che da subito trasmette una vibrazione dolce e a tratti ovattata; un rumore di fondo sordo cresce d’intensità nella parte centrale e la voce ci avvolge in una sensazione dolce e spirituale. Il sentimento ricercato poi si conclude nella distorsione vocale, all’interno di un vortice rumoroso. Segue Violence, l’ultimo singolo rilasciato, che ci culla dentro una suite rilassante, dove siamo liberi di sognare ad occhi aperti e ci sentiamo al sicuro. Nel finale il loop riverberato del synth gioca con la struttura ripetitiva, ma preziosa, per una traccia morbida da brividi. Con Away torniamo alle tematiche più mature, una linea vocale calda e dinamica racconta una storia importante, protesa verso un ricordo d’infanzia. Il ritornello apre le sue ali delicate a un timbro incantevole, in perfetto stile dream pop. Una canzone tagliente, dal significato struggente.

La seconda parte dell’album parte con la title track Madness, le note incantevoli di Channy, ci trasmettono tutta la solitudine e il senso di abbandono, con un sospiro misterioso e una melodia stupenda, che ci porta all’orecchio i lavori dei Daughter, un’altra band immensa che fa delle emozioni armoniose il punto forte della sua carriera. I violini epici nella parte finale, concludono uno dei brani più belli di questo lavoro. Blood è una composizione electro trip hop, che danza su un tempo frizzante e originale. La chiave principale del pezzo si regge sul giro di basso magnetico e sul groove corposo della batteria, realizzando un’opera giocosa e ben strutturata. Prima di chiudere, il pianoforte neoclassico di Fountain, si sveglia dentro un sogno elettrico e sistematico, con una vena graffiante e personale che abbraccia in modo silenzioso un pensiero solido e amorevole. La fine del disco viene affidata al paradiso sognante di Sweet Memz, una suite enorme di pura elettronica che ci rinchiude in una bolla trasparente che fluttua nello spazio infinito. Una chiusura eccellente dal gusto ipnotico e unico.

I Poliça sono tornati con una grande qualità visiva, pronti a raccontare nuove storie in una realtà spenta e in difficoltà, che continua a reggere l’urto con una forza incredibile. Madness conferma il lavoro fatto dalla band e si presenta come una perla discografica attenta e precisa.

Tracklist:
01. Alive
02. Violence 
03. Away
04. Madness
05. Blood 
06. Fountain
07. Sweet Memz