R E C E N S I O N E
Recensione di Claudia Losini
Siamo così abituati a guardare oltreoceano, che spesso non vediamo cosa si nasconde in piena luce. Guinevere è il nome d’arte di Ginevra Battaglia, già artista prima di cominciare questo percorso musicale che l’ha portata a coprodurre il suo primo ep con Matteo Pavesi (che ha collaborato anche con Alice Phoebe Lou).
Running in circles, esordio pubblicato da La Tempesta, potrebbe essere tranquillamente un secondo/terzo disco, dalla maturità espressiva e sonora espressa. Un esordio che difficilmente si dimentica, e che ti fa chiedere ancora di più.

L’espressione Runnning in circles significa non arrivare da alcuna parte, quel continuo correre, affannarsi, disperatamente alla ricerca di qualcosa, che alla fine non porta a nulla. In questo caso Guinevere ci trasporta in melodie interconnesse, da un pianoforte che si trasforma in una chitarra (“The waves are calling us/ Setting of the sun”), all’interno di un cerchio di emozioni tutte da scoprire. Se è vero che l’inizio e la fine sono col pianoforte, nel mezzo c’è un percorso che esplora ansia, dubbi, timori, e la necessità di fermarsi per ascoltarsi.
È una continua scoperta, sia di suoni e di arrangiamenti eseguiti perfettamente, con un bilanciamento tra momenti evocativi, come Whirpools, a momenti più frenetici e funky, come Mama’s interlude. Si tratta di doversi fermare per ascoltare: e soffermandosi si viene trasportati in una dimensione atemporale, dove tutto è sospeso. Tutto, tranne la voce e la melodia dei brani, che si rincorrono, si accavallano, si aprono, come se fosse un polmone che inspira ed espira. Per ricordarti di respirare, di non affannarti troppo, che le domande, i dubbi, le tristezze ci saranno sempre. Così come la musica, che sarà sempre lì a ricordarti di fermarti, respirare, e andare avanti.
Tracklist:
01. The Waves Are Calling Us
02. Setting Of The Sun
03. Running In Circles
04. Mama’s Interlude
05. Whirlpools
06. Night Till Dawn
Photo © Dana Tescari
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