C O M U N I C A T O – S T A M P A
Articolo di Claudia Losini
ClubToClub quest’anno si veste di luce nuova. Già consolidato come punta di diamante degli eventi europei per la sua selezione di ampie vedute, da qualche anno si impone come principale portavoce della scena avant-pop, con nomi come Thom Yorke, Franco Battiato, James Blake e Aphex Twin, solo per citarne alcuni.
E proprio James Blake torna sul palco quest’anno, a illuminare il palco del Lingotto come headliner del venerdì, insieme a Flume, Let’s Eat Grandma, MorMor e i Battles.
A SLOWTHAI viene affidato il compito di aprire la 3 giorni di musica alle OGR. Slowthai si è imposto sulle scene per la sua musica che traccia una linea tra grime, rap dubstep e garage.
Per la prima volta in Italia, la location post industriale delle OGR è la scenografia perfetta per l’esibizione del ventiquattrenne britannico già famoso in tutto il mondo.
Questa edizione spicca per la scelta di molti nomi che si esibiranno in live, in particolare il ritorno sul palco dei Chromatics, freschi di nuovo disco, i Nu Guinea, la band italiana che ha portato Napoli in tutto il mondo, fino ad arrivare a Gilles Peterson.
Sempre di Napoli si sentiranno risuonare i suoni a Porta Palazzo, la nuova location del festival in pieno centro e nucleo multietnico della città, grazie a Nuova Napoli, il collettivo che riprende le sonorità funk e disco campane degli anni 70 e 80 in un djset tutto da ballare.
Tra gli italiani in line up, menzione d’onore va ai 72-hours post fight, una band eclettica molto difficile da incasellare in un solo genere, che abbiamo visto live ad Apolide e non vediamo l’ora di riascoltare sul palco del festival torinese.
Per la prima volta, inoltre, vedremo esibirsi sul palco il nuovo progetto audio visual Spime.im, collettivo torinese composto da Davide Tomat, Gabriele Ottino (già Niagara) e Stefano Maccarelli. La loro è un’indagine, attraverso suoni e visual di spazi narrativi dove realtà e immaginazione, scienza e natura, comunicano tra loro per creare nuovi, inesplorati, territori. E poi ci sono i capisaldi torinesi: Stump Valley con la loro house contaminata di jazz, e MANA, con le sue visioni sognanti e dissonanti.
Che ClubtoClub ci abbia abituato a una line up sempre raffinata è ormai noto, ma quest’anno in particolare sono due gli artisti che non vediamo l’ora di sentire live.
MorMor, classe 1992, scrive un pop melanconico combinando new wave, chill e hip hop. Il risultato è stupefacente: canzoni come Some place Else, Days like this, raccontano di miseria e fallimenti con una dolcezza ineguagliabile.
Kelsey Lu, californiana, violoncellista, cantante e produttrice, che vanta già di aver condiviso il palco con Jamie xx, Florence +the Machine, Solange, Sampha, Blood Orange, Mariah Carey, Skrillex, Oneohtrix Point Never e molti altri. Il suo primo album Blood è un’eterea composizione che non lascia nulla a invidiare alla sopracitata sorella di Beyoncé. È una musica da ascoltare a luce soffusa, tra il buio e la luce.
Buio e luce, dolcezza e dissonanza. Il ClubtoClub anche quest’anno è pronto a deliziarci con tutte le sue contraddizioni e la sua raffinatezza.
Rispondi