R E C E N S I O N E


Articolo di Claudia Losini

Piacenza, 1999
Avevo solo 14 anni quando sentii per la prima volta Colpo di pistola dei Subsonica: per un’adolescente cresciuta a suon di band ascoltate dalla sorella maggiore, l’esperienza della scoperta di qualcosa di nuovo, originale e che si adattasse perfettamente alle mie emozioni è stato esattamente come ricevere un proiettile nel cuore.
Ero così ammaliata dalle descrizioni di Torino cantate in Microchip Emozionale, che capii che quella poteva essere la città fatta apposta per me: malinconica, ma con un’energia unica, capace di prenderti a schiaffi, mentre ti fa innamorare.
I testi mi hanno plasmata e da allora ho sempre amato chi riesce, con una perfezione chirurgica, a mettere le giuste parole una in fila all’altra, riuscendo a smuovere l’animo e a solleticare l’ingegno.
Microchip Emozionale ha avuto un effetto radicale sulla mia vita, e su quella di un’intera generazione.


Torino, 2019
Vivo a Torino da 10 anni, e ogni giorno tocco con mano l’eredità dei Subsonica, dal cielo alle strade, dal grigiore autunnale alle albe invernali. Tutt’oggi, quando parte Il cielo su Torino, le persone la cantano a squarciagola, abbracciandosi. È l’inno di questa città, un inno che rappresenta tutti coloro che si sono innamorati di questa città e hanno deciso di non lasciarla mai. È indubbio che, seppur trascorsi due decenni, quel disco ha segnato la storia di Torino e della musica italiana stessa.
Sono trascorsi 20 anni da quella canzone e il gruppo torinese ha deciso di omaggiare chi ha vissuto ed è cresciuto con Microchip Emozionale, ma anche di arrivare a quella fetta di pubblico che ancora non lo conosceva, riproponendolo in chiave contemporanea: ogni brano contiene un feat con uno degli artisti più significativi della musica italiana del momento. Trovarsi a parlare di un disco a cui si è molto legati è difficile, forse perché, in questo caso specifico, è molto difficile slegare l’emozione dalla razionalità.
In generale i riarrangiamenti sonori di Microchip Temporale sono ottimi: il suono è più corposo, la produzione è giustamente migliorata e tutto l’impianto sonoro è stato “svecchiato” e reso contemporaneo, mentre a livello testuale gli ospiti entrano quasi di soppiatto, modificando alcune parti, inserendosi là dove la musica lo permette.
Il risultato, devo confessarlo, al primo ascolto è straniante: gli interventi in alcuni brani sono emotivamente distanti dalla scrittura dei primi Subsonica, spesso il divario è troppo ampio e le parti di testo riscritte stridono con le precedenti.
I risultati meno soddisfacenti sono Aurora Sogna dei Coma_Cose e Liberi tutti de Lo Stato Sociale.
La prima perché, nel dare voce ad una Aurora robotica, spezza quell’aura di desiderio che permeava l’originale, quell’urlo quasi disperato di una ragazza che vuole strapparsi la pelle vera e diventare un automa, mentre la parte rappata non riesce a mantenere il livello di scrittura della canzone.
La seconda, perché ha da sempre avuto una valenza politica, in particolare in città, e Lo Stato Sociale la rende superficiale, con un intervento che preme su temi quasi adolescenziali.
Liberi tutti era un pugno nello stomaco, spiace sentire che si sia appiattita nel suo significato più profondo, e viene da domandarsi: davvero i desideri dei giovani d’oggi sono “dormire poco, ridere forte”?
Scrittura a parte, quello che più risalta di Microchip Temporale è la presenza di tanti artisti che provengono dalla scena rap, cosa che all’apparenza può far storcere il naso ai puristi, ma che spesso dà quel mordente in più a rendere la canzone ancora più attuale.
Ensi, torinese doc, proprio su Il cielo su Torino parla di ritrovare il bene contro il male che c’è: il cielo cade, e dobbiamo alzare insieme, le mani, perché non si parla più d’amore, ma di fratellanza. Il cielo su Torino è lo stesso in tutta Italia, la canzone non è più soltanto l’inno di una città, ma quello di una generazione.

Depre non poteva essere cantata da altri che da M¥SS KETA, che con la sua solita sfacciata audacia rende omaggio ai Subsonica stessi: l’incastro è perfetto e la canzone diventa una hit della ragazza di Porta Venezia più famosa d’Italia.
Coez rivisita Strade e con la sua voce scalda l’atmosfera già quasi romantica del brano, donandole una vena malinconica tutta nuova e rendendola quella canzone on the road perfetta da ascoltare al tramonto. Sicuramente uno dei riarrangiamento meglio riusciti del disco.
Nitro, con la sua voce che tanto ricorda il rap degli anni 90, è perfetto per rendere ancora più dura Colpo di Pistola. A livello testuale il suo contributo può non piacere, ma il feat è davvero riuscito.
Così come Il mio dj con Achille Lauro, l’artista che meglio può rappresentare “La mia innocenza è tossica”: anche in questo caso il contenuto della canzone si svuota, ma diventa così superficiale da risultare efficace, strappando addirittura un sorriso. Il tuo dj diventa lo stereotipo di un personaggio che pensa al sesso, alla droga e poco al rock’n’roll. Nonostante questo, il riarrangiamento che esalta la parte più funky del brano, per sottolineare il tono scanzonato di Lauro, rende la canzone fresca e molto orecchiabile.
Il duetto perfetto esiste, ed è quello con Elisa. Lasciati trova la sua completezza con la sua voce senza tempo, così come la canzone. Come allora, anche oggi salgono i brividi lungo la schiena all’ascolto.
Abbiamo già sentito Tutti i miei sbagli in versione acustica cantata da Samuel durante i live, e, ora, con il contributo di Motta, diventa uno dei momenti più intimi dell’album. Motta “suonerà sempre gli stessi 4 accordi”, come dice, ma in questo caso la sua chitarra dà risalto a ciò che è più importante: le parole. Mettere mano a Tutti i miei sbagli era una sfida davvero ardua, ma Samuel e Motta sono riusciti a portarla a un livello addirittura più alto dell’originale.
Sono rimasta stupita da Albe meccaniche, uno dei brani che in assoluto amavo di più nella versione originale, che grazie ai Fast Animal and Slow Kids diventa ancora più dissonante nella parti elettroniche, graffiante ed esplosiva nel ritornello. Un plauso con il cuore per uno dei riarrangiamenti migliori in assoluto di tutto Microchip Temporale.
E poi c’è Disco Labirinto di Cosmo, il remix che tutti aspettavamo, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di fare. Marco ha lavorato sul pezzo rendendolo suo, creando un nuovo inno della cultura underground torinese per ricordarci a suon di bassi quelle notti indimenticabili, lungo i Murazzi, dove sono nate serate, progetti, e i Subsonica stessi. Non poteva esserci un omaggio meglio riuscito.
Mi fa sempre sorridere quel passo di Benzina Ogoshi in cui Samuel canta “Non siete riusciti a bissare Microchip Emozionale”.  Ebbene, a 20 anni dall’uscita di questo capolavoro di musica italiana loro ci stanno provando, con un bis che stravolge arrangiamenti e testi. La domanda che vogliamo lasciare aperta è: ci saranno riusciti? Penso che chi non sia cresciuto insieme a Microchip Emozionale troverà il suo colpo di pistola che ai tempi mi folgorò: le collaborazioni sono tutte di altissimo livello, i riarrangiamenti sono ottimi e il lavoro sui testi esalta il carattere di ogni artista. Noi, che invece abbiamo vissuto quel cambiamento epocale su pelle vent’anni fa, dobbiamo abituarci a Microchip Temporale: è un disco che va ascoltato più volte, per cogliere le differenze e spesso esclamare “Ora riascolto il vecchio”.
Da quando è uscito si infilzano infinite discussioni su cosa ci sia di corretto o sbagliato, per arrivare a voli pindarici su tutta la discografia del gruppo, per arrivare sempre là, alla conclusione che i Subsonica sono stati parte importante di noi, e questo non cambierà mai.
Forse noi non siamo ancora pronti per questo, ma, per citare Michael J. Fox, ai nostri figli piacerà. D’altronde, è stato così anche per noi.

Tracklist:
01. Buncia 2019
02. Sonde feat. Willie Peyote
03. Colpo di pistola feat. Nitro Wilson
04. Aurora sogna feat. Coma_Cose e Mamakass
05. Lasciati feat. Elisa
06. Tutti i miei sbagli feat. Motta
07. Liberi tutti feat. Lo Stato Sociale
08. Strade feat. Coez
09. Disco labirinto feat. Cosmo
10. Il mio dj feat. Achille Lauro
11. Il cielo su Torino feat. Ensi
12. Albe meccaniche feat. Fast Animals and Slow Kids
13. Depre feat. M¥SS KETA
14. Perfezione feat. Gemitaiz