R E C E N S I O N E
Recensione di Mario Grella
Quando Donald Trump si installò nel famoso studio ovale della Casa Bianca, la prima cosa che notò furono i telefoni che definì “i più bei telefoni che abbia mai visto in vita mia”. Una frase piena di vuoto, se mi si passa l’espressione, ma che ben si adatta a questo Presidente. Un’espressione che deve aver colpito molto anche Carla Bley che, nel suo nuovo lavoro, dedica una piccola suite, composta da tre brani intitolati “Beatiful Telephones” I-III, proprio alla vacua espressione di Trump.

Che magnifico lavoro “Life Goes On”, prodotto dalla ECM Records e registrato nel maggio 2019, presso “l’esagono dell’acustica” dell’Auditorium Stelio Molo di Lugano. Autori? La premiata ditta composta da Carla Bley al pianoforte, Andy Sheppard al sax (tenore e soprano) e Steve Swallow al basso, insieme ormai da venticinque anni con un affiatamento ed un afflato che definire unici sarebbe dire una banalità.
Un lavoro di taglio “esistenziale”, tutto centrato sulle onde magnetiche della vita e del suo senso profondo, messo a repentaglio dalla banalità del mondo, dalla vacuità dei tempi, dalla ripetizione dei gesti. Ma la vita prosegue, si rigenera e dopo in un certo senso si depura. “La vita va avanti” anche in questi tempi bui e banali, fatti di parole nel vuoto come avrebbe detto Adolf Loos. Dalle note timide e sporadiche, quasi aleatorie dei primi quattro brani, appunto “Life Goes On” (con l’aggiunta nel titolo “And Then One Day” per l’ultimo movimento), si arriva ad un impasto di suoni che prende vita come un lievito madre. Discreto e intimista, ma lucido e definito il pianoforte di Carla Bley sembra essere nato accanto al basso di Swallow, in un dialogo che ricorda da vicinissimo le sonorità di John Scofield. Ma Andy Sheppard, in questo duetto amoroso, non è tipo da reggere il moccolo e lo si sente dalle piccole, ma ficcanti incursioni del suo sax soprano. Grandi sonorità dove gli echi di Monk e Satie sono qualcosa di più che evidenze, ma vere e proprie eredità spirituali. Con i tre magnifici pezzi “Copy Cut” I-II-III”, ancora un accenno al convenzionalismo linguistico in cui siamo immersi, un convenzionalismo verso il quale occorre reagire, per non restarne omologati; e ci riescono benissimo, a non essere omologati, questi due grandiosi musicisti, guidati da una regina del Jazz come la ottantaquattrenne Carla Bley.
Non è esagerato quello che ha scritto “The Telegraph”: rara padronanza musicale.
Tracklist:
Life Goes On
01. Life Goes On
02. On
03. And On
04. And Then One Day
Beautiful Telephones
05. I
06. II
07. III
Copycat
08. After You
09. Follow The Leader
10. Copycat
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