R E C E N S I O N E


Recensione di Simone Catena

Il talentuoso artista americano Ryley Walker, torna sulle scene con un nuovo album Course in Fable, che racchiude un intera generazione di chitarristi tecnici dal grande gusto musicale. La cultura e attenzione nei suoi lavori, lo rende uno dei musicisti più interessanti sull’attuale panorama underground. Gli arrangiamenti nei brani spaziano dal folk rock classico, fino ad arrivare al progressive d’altri tempi, toccando uno stile quasi anni 70. Il nuovo album viene prodotto per un etichetta diversa rispetto al passato, che ha riscontrato un successo enorme sulla critica e il pubblico, la Husky Pants Records di base a New York.
Al suo interno troviamo anche la preziosa collaborazione in fase di produzione, da parte di John McEntire dei Tortoise, che inserisce synth, piano e vibrafono in alcuni brani per un risultato eccellente.

L’apertura complessa di Striking Down Your Big Premiere affonda le radici su una suite delicata, avvolta da un’aura notevole di sonorità ricercate. La chitarra sensibile si sposa alla perfezione con la linea vocale di Walker, qui nel suo massimo splendore. Nel passaggio finale il tempo accelera sul mood energico del synth ipnotico. A seguire troviamo il primo singolo Rang Dizzy in perfetto timbro folk indie, sembra di ascoltare qualcosa che arriva diretto al cuore in ricordo di una giornata di sole. Il violino si apre nel suo mondo dolce, per una struttura leggera e importante.
A Lenticular Slap è un brano tecnico, con un’insieme di atmosfere danzanti, che vanno all’unisono con il basso ruvido che tiene la tematica principale a livelli superiori. Una composizione dissonante e misteriosa, che strizza l’orecchio ai primi Genesis psichedelici. Il cambio finale gioca molto con il solo di chitarra e l’aggiunta dell’effetto wah pazzesco.

Invece sulle note rilassanti di Axis Bent torniamo su una ritmica più lineare e su un timbro che va verso il pop. Nel ritornello la cavalcata energica si incastra sul delay magico e il testo personale coinvolgente. La chiusura si spinge verso lo sperimentale quasi fusion, per un opera indimenticabile.

Il labirinto che prende vita all’improvviso su Clad With Bunk si calma sulle melodie deliziose del musicista, alzando il tiro su qualcosa di virtuoso che luccica dentro un ambiente caldo, fino a chiudersi sul cambio noise graffiante. Prima di chiudere ci buttiamo in modo grandioso sulla mistica Pond Scum Ocean, che delizia il suo percorso su una scala virtuosa infinita. Una traccia godibile dalla tematica strumentale. Infine chiudiamo questo grande disco con una sorta di ballata meravigliosa. Shiva With Dustpan è una poesia che riempie d’aria fresca i polmoni di una vita naturale che brilla al di sopra di tutto.
Course in Fable è senza dubbio un gran disco, suonato a livelli pazzeschi e avvolto da un’atmosfera genuina, con uno sguardo verso una forte immaginazione da parte dell’artista, che apre a nuovi orizzonti per un balzo definitivo sulla sua carriera.

Tracklist:
01. Striking Down Your Big Premier
02. Rang Dizzy
03. A Lenticular Slap
04. Axis Bent
05. Clad With Bunk
06. Pond Scum Ocean
07. Shiva With Dustpan