R E C E N S I O N E


Recensione di Antonio Spanò Greco

Questo disco è una celebrazione, la mia, della musica che adoro, la più evocativa del ‘900 e forse di sempre. Il Blues”. Con questa frase Antonio Gambacorta 42enne di Teramo ci introduce al suo ultimo lavoro Norah dedicato alla figlia nata da poco. Norah è anche il titolo della ghost track, una stupenda ballata elettrica, intensa ed emozionante, costantemente in crescendo e nata per caso alla fine delle sessioni che da sola vale il prezzo del cd. Tra le note del cd vi è anche un omaggio al piccolo borgo Montorio al Vomano poco distante da Teramo di cui Antonio è affascinato sia per le persone che vi abitano, i musicisti che lo accompagnano provengono da Montorio, sia per l’atmosfera quasi magica che si respira.

Artista autodidatta, forma la sua prima band nel 2004 con Walter Monini al basso e Glauco Di Sabatino alla batteria e incide con gli stessi nel 2006 il suo primo cd Mustang Blues Trio che vede anche la collaborazione di Maurizio Pugno. Il lavoro riceve consensi che lo portano ad esibirsi in diversi blues festival e ad aprire i concerti di Roberto Ciotti. Sempre nel 2006 partecipa al cd Funkallero del jazzista di fama mondiale Paolo Di Sabatino. Nel 2011 con la band Rockrace esce con un cd dal nome Valkirja, album di hard rock con influenze blues composto da dieci tracce inedite che riceve apprezzate recensioni da testate online sia europee che americane. Nel 2018 realizza la colonna sonora per il documentario della ONG Livin Nepal Dhanyabad vincitore di diversi premi cinematografici. Nel 2019 esce con Norah, composto da dieci brani più la ghost track citata in precedenza: tre sono composti da Antonio e gli altri sette brani sono un omaggio a bluesman famosi come Robert Johnson, B.B. King, Howlin Wolf e il giovane Sean Costello la cui morte prematura ha lasciato il mondo del blues senza un esponente dal futuro radioso.

In questa avventura Antonio si è fatto accompagnare dai fidi Tommaso Paolone al basso e Bruno Marcozzi alla batteria, blues power trio old style che vede come guests Massimiliano Coclite e Davide Grotta all’ Hammond e la chitarra di Remo Leonzi.

Milkcow Calf Blues apre il disco ed è il primo omaggio a R. Johnson, incedere secco e deciso e chitarra in grande spolvero, segue Black Tone primo inedito, sapori anni 70, hammond a cesellare e Antonio a incidere. Travelling Riverside Blues è un altro omaggio al mito Johnson, viscerale e pirotecnico mentre It’s My Own Fault di B. B. King viene eseguita con smisurata passione e slancio, hammond e chitarra creano un bel connubio, Antonio stellare. La quinta traccia è Evil Is Going On di Howlin Wolf, un altro mostro sacro, anche qui Antonio è in forma smagliante, chitarra ruvida, acida alla Rory che duetta con Remo Leonzi, impressionante anche alla voce, brano che adoro insieme alla seguente You Told Me A Lie di Sean Costello dove l’irruenza viene sostituita dallo slow blues quasi soul incantevole e sognante, anche qui la voce di Antonio è molto calda ed espressiva. I ritmi ritornano alti anzi vertiginosi con Killing Floor di Howlin Wolf, sezione ritmica sempre precisa ed attenta. Earthquake Addicted è il secondo inedito, brano con Coclite in evidenza, blues rock d’altri tempi con venature southern. Segue l’ultimo tributo a Robert Jonhson: Kind Hearted Woman Blues è qui un blues lento, elettrico, ipnotico ed eccitante. La finale 50$ Pendant, inedito, è un brano onesto, solare e allegro che precede la già citata ghost track Norah concludendo in bellezza un album decisamente bello che se non porta nulla di nuovo nel panorama blues ci fa conoscere un artista dalle indubbie qualità tecniche ed interpretative che speriamo sappia ancora farci emozionare. Per acquistare il cd potete contattare direttamente Antonio sul suo profilo facebook.

Tracklist:

  1. Milkcow Calf Blues
  2. Black Tone
  3. Travelling Riverside Blues
  4. I’t My Own Fault
  5. Evil Is Going On
  6. You Told Me A Lie
  7. Killing Floor
  8. Earthquake Addicted
  9. Kind Hearted Woman Blues
  10. 50$ Pendant