R E C E N S I O N E


Recensione di Antonio Spanò Greco

Poco importa la provenienza, Padova, e l’anno di nascita, 1953, e neanche sapere che Claudio Bertolin è una figura storica del blues italiano, avendo iniziato a esibirsi con Cooper Terry e suonato nei primi album di Roberto Ciotti. Sì, perché Claudio è un bluesman poco avvezzo a farsi conoscere e a gestire la sua immagine: suona per il piacere di suonare, seguendo senza remore il proprio istinto. Ascoltandolo in True Bluesman si viene rapiti dall’immediatezza del blues portato allo stato primordiale, senza fronzoli, difficilmente pensereste a un artista italiano. “In Italia c’è solo Claudio Bertolin che può cantare il blues come i mori”: l’affermazione è del grande e compianto Raffaele Bisson. Claudio incarna il vero spirito dei bluesman che dalle proprie vicissitudini trovano linfa e ispirazione per i propri pezzi: blues vissuto in prima persona sperimentando sulla propria pelle le incongruenze della vita, le delusioni d’amore e i momenti di salute che indeboliscono sia il fisico che l’animo. Tutto questo si trova nel blues di Claudio, sensibilità non comune a tutti, autentico esponente di quel genere che ha le sue radici nel sud degli Stati Uniti d’America.

Determinante per la realizzazione di questo lavoro Enrico Santacatterina che ha registrato, arrangiato, mixato e prodotto True Bluesman suonandoci anche la chitarra elettrica, il dobro e accompagnando Claudio nelle parti vocali. Claudio, oltre alla caratteristica e stupenda voce, suona la chitarra acustica e l’armonica. Accompagnano il duo: Carlo Santacatterina all’Hammond e al piano, Riccardo Di Vinci al basso e Carlo Soldà alla batteria.

A scorrere in rete le poche notizie su Bertolin si viene a conoscenza che nel 1973, durante il suo primo viaggio in U.S.A., a Miami Beach per motivi sportivi incontra il blues e incomincia a suonare l’armonica. “Mi piacciono i blues strascicati, dal suono sporco e primitivo”. Muddy Waters, T-Bone Walker e J.B. Lenoir vengono consumati dalla puntina del giradischi. Nel 1978 conosce Cooper Terry a Milano e insieme intraprendono un tour per le strade della Spagna, dal 1983 suona la chitarra ad ogni concerto. Ha suonato con Eddie C. Campbell e con Luther Allison a Londra e con i migliori bluesman di casa nostra. Per problemi fisici in giovane età ha dovuto abbandonare una promettente attività sportiva, è stato campione italiano di lotta greco romana e dopo la morte della madre ha vissuto sulla strada per tre lunghi anni. Con l’amico fraterno Raffaele Bisson ha fondato la Downhome Blues Band e inciso un cd nel 2005. “Il blues è una brutta bestia” afferma Claudio “devi essere autentico e raccontare la tua storia umilmente”.

12 brani e 47 minuti di blues intenso, magnetico, appassionato, viscerale e profondo. Bertolin rispolvera brani creati nel periodo buio vissuto in strada quali Black Rain Boogie e I Have Been Hell e crea altre perle quali Covid Blues. L’armonica crea armonie accattivanti in Blues Walking In My Room, disegna lampi di dolore intorno a un giro di basso ipnotico e profondo in Blues In The Dark, danza con il diavolo in Black Rain Boogie, seduce insieme alle chitarre in I Am The voice, si contorce nella devastante I Have Been Hell; piange e commuove in Covid Blues; lacera e ferisce nell’animo in Lonely Road Blues; ci sommerge di malinconia in Lost In A Dream e canta felice nella bella Low And Red. Completano l’album The Blues Is Dead, ballata elettro acustica stile Chicago, la cover stile Bertolin della famosa Every Day I Have The Blues e la conclusiva My Baby Left Me in stile southern blues rock. Ammirazione e stima per il carisma e la bellezza che emerge dalla musica di True Bluesman.

Vorrei concludere questo report con una frase di Claudio, tratta come le altre da un’intervista di Silvano Brambilla dalla rivista IL BLUES n. 126 del marzo 2014: “Ai giovani vorrei regalare una visione, come Cooper l’ha passata a me, perché sentano il blues come un autentica espressione di sé stessi, libera da ogni condizionamento”. Grazie Claudio

Tracklist:
01. Blues Walking In My Room
02. Blues In The Dark
03. Black Rain Boogie
04. I Am The Voice
05. I Have Been Hell
06. Covid Blues
07. The Blues Is Dead
08. Lonely Road Blues
09. Every Day I Have The Blues
10. Lost In A Dream
11. Low And Red
10. My Baby Left Me