R E C E N S I O N E
Recensione di Aldo Pedron
Un progetto che si muove tra influenze jazz, musica elettronica e un pop elegante. Un disco pubblicato dalla Filibusta Records un’etichetta indipendente fondata nel 2014 e con distribuzione digitale Believe Distribution Services. I One Flower Left (torinesi) sono al loro disco d’esordio anche se i musicisti singolarmente hanno già precedenti esperienze. In particolare segnaliamo Alessandra Patrucco, cantante e insegnante presso Klang una scuola di musica e un nuovo spazio dedicato ai bambini e agli adulti di qualsiasi età che desiderino imparare la musica in maniera creativa. Originaria di Casale Monferrato ma che vive a Torino. È docente di tecniche vocali presso la Piccola Accademia della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino e tiene corsi per bambini e adulti presso la Casetta della Musica a Torino. Da diversi anni Alessandra Patrucco conduce laboratori sulla voce indirizzati ad adulti e bambini e corsi di formazione sulla didattica del canto presso le scuole pubbliche ed enti privati di Torino e del territorio piemontese. Cantante alla voce e all’elettronica, ha scritto tutti i 10 brani, una compositrice ed interprete che ha creato un linguaggio personale in cui confluiscono gli interessi per il jazz, il pop, la musica elettronica, la tradizione popolare e l’improvvisazione. Un’artista assai attiva sulla scena europea che ha già pubblicato di suo tre album solisti: Circus (2006), Varda La Luna/Sasa (2006) e Majin/Dindùn inciso in trio nel 2013 con Angelo Conto e il ghirondista Francesco Busso. Ha collaborato con diversi artisti come Pierre Favre di Zurigo, la ICP Orchestra di Amsterdam, ecc. A Barcellona ha creato e diretto il gruppo vocale Mondo Aereo che ha ottenuto il riconoscimento Agita e Conca per nuove creazioni, ha creato il progetto Ramat de So in residenza artistica presso Cal Gras (Avinyo’-Barcelona). Sempre a Barcellona conduce workshops per cantanti professionisti, laboratori di tecnica vocale e canto di gruppo presso alcuni Centri Civici.

Con Alessandra Patrucco sono nei One Flower Left, Angelo Conto che ha curato con lei tutti gli arrangiamenti e lo troviamo sia al piano che all’elettronica e che entrambi fanno parte di un sodalizio artistico oramai decennale e altri due musicisti aggiuntisi in seguito, Lucas Curcio al contrabbasso e basso elettrico e Nicholas Remondino alla batteria, oggetti e elettronica per la maggior parte dei brani. Le canzoni, musica e testi non sono stati scritti tutti di recente ma composti in un lungo arco di tempo e proprio per questo rappresentano bene il percorso di vita della cantante. Un vero e proprio mix artistico in cui ritroviamo linguaggi e stili che si mescolano legando tradizione e contemporaneità.
Il paesaggio è il fil rouge del disco, inteso non sono come luogo geografico ma soprattutto come occasione di riflessioni, incontri e di emozioni, il luogo in cui esplorare la propria interiorità attraverso la natura.
Il brano più esplicito in questo senso è l’iniziale Into The Blue Sky che apre l’album. All The People (il terzo singolo del progetto One Flower Left) eseguito in duo, voce e pianoforte, Lonely Road e Water sono invece istantanee che descrivono momenti intimi e poetici e registrati in duo proprio per mantenere la sonorità scarna, minimalista ma al tempo stesso potente e messa in risalto dal solido interplay dei due musicisti e dall’elettronica raffinata. Brani come Fields, Speaking Of The Sun e Rain sono invece sostenuti ritmicamente dalla sezione ritmica, basso e batteria ma che lasciano spazio a melodie semplici che raccontano della profonda comunione che si può venire a creare tra essere viventi. Plain Air è una canzone nata dall’osservazione delle forme naturali in costante evoluzione, delle trasformazioni inevitabili della natura che ci circonda insieme ai personali cambiamenti di prospettiva, è un po’ la focus track dell’album.
Winter Morning (un brano jazz che dà spazio all’improvvisazione) e Last Breath Of Summer che nasce da un sentimento di gioia e gratitudine per le piccole cose della vita che portano ad un irrefrenabile desiderio di ballare, è stato pubblicato anche come singolo a marzo 2021 prima dell’uscita dell’intero lavoro, sorprende con un inserto dalle atmosfere dance e una presenza più importante dell’elettronica, entrambi i pezzi esprimono momenti energici e liberatori.
Water in chiusura dell’album, è una melodia che è venuta in testa a trovare Alessandra Patrucco mentre era letteralmente in acqua, in una meravigliosa piscina termale un po’ di tempo fa.
In definitiva un disco che restituisce una visione globale della musica attraverso sperimentazione, improvvisazione e la commistione dei vari linguaggi: basso, batteria ed elettronica sostengono ipnoticamente le linee melodiche della voce e del piano che si sovrappongono e intersecano in un movimento continuo.
Alessandra Patrucco è la “deus ex machina” della situazione, Angelo Conto per gli arrangiamenti mentre Nicholas Remondino, batteria, oggetti ed elettronica, è la locomotiva che traina un album di grande eleganza, gusto per la ricerca, tra sonorità di estrazione jazz, atmosfere sospese, canzoni istantanee ed un gusto folk. Originale, personale, fatto con estrema cura e decisamente riuscito.
Tracklist:
01. Into the blue sky
02. Winter Morning
03. A Lonely Road
04. Plain Air
05. Rain
06. All the People
07. Speaking Of The Sun
08. Fields
09. Last Breath of Summer
10. Water
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