R E C E N S I O N E
Recensione di Andrea Notarangelo
Scrivere sui Nirvana a trent’anni dall’uscita del loro capolavoro fa un certo effetto. Chi conosce il disco, lo ha già fatto suo da qualche decennio e oggi lo potrà trovare tranquillamente in casa propria sotto a un lieve strato di polvere. L’incipit è una provocazione e rappresenta bene la realtà dei fatti, in quanto, chi lo acquistò, lo consumò letteralmente e alla fine lo riversò completo nel suo lettore mp3. Chi invece non lo ha mai digerito, lo ha tenuto come oggetto pop di culto. Pochi dischi diventano un “classico” e Nevermind è uno di questi. Tanto per cominciare, la scaletta del primo disco; si tratta delle 12 canzoni originali (13 se si conta la ghost track Endless, Nameless, mai citata come traccia effettiva, ma amata e riproposta più volte dal vivo da Cobain), irrinunciabili e per le quali è davvero difficile premere il tasto e passare alla successiva. Forse è proprio questo che contraddistingue un capolavoro da un disco bello; Nel primo caso si ascolta tutta l’opera senza saltare alcun contenuto, nel secondo, si selezionano quelle canzoni memorabili, che potrebbero far parte della compilation ideale del momento.

Prima che il grunge divenne una moda, questo disco fu per Cobain la presa di coscienza delle potenzialità del punk e di come esso avesse un futuro radioso, a discapito dello slogan No Future che accompagnò il movimento sin dalla sua nascita. I Nirvana presero infatti in prestito quell’attitudine e mescolarono, semplificando, la lezione noise dei Sonic Youth, l’essenzialità dei Pixies, l’hardcore degli Hüsker Dü e le atmosfere lente e pesanti, stile bradipo, dei Melvins. Il risultato furono queste canzoni che fecero storia, a cominciare da quella Smells Like Teen Spirit messa in apertura e che per l’ascoltatore di allora, fu vissuta come una mazzata sui denti, una rabbia primigenia che si scatenava tutta in una volta. Fu una sorta di big bang musicale della durata di qualche secondo e a seguire, la dischiusura dell’energia necessaria a creare un universo sonoro senza precedenti. Il merito del successo di Nevermind, dipese da diversi fattori. Cobain si trovò al posto giusto nel momento giusto, quando l’hair metal come fenomeno stava crollando miseramente, e lui, più di ogni altro in quel periodo, capì quanto fosse importante il messaggio, ma anche come questo dovesse essere propagato. A dargli una mano intervenne sicuramente Butch Vig, che come produttore, associò definitivamente e per sempre il suo nome a questo disco epocale.
Questa versione deluxe ripropone, oltre al disco rimasterizzato, anche quattro registrazioni dal vivo, rispettivamente Live in Amsterdam del 25 novembre 1991, Live in Del Mar, California del 28 dicembre 1991, Live in Melbourne, Australia del 1 febbraio 1992 e Live in Tokyo 19 febbraio 1992, i quali acquisiscono un’importanza rilevante perché documentano quel momento d’oro che testimonia la conquista del mondo ad opera dei Nirvana. In questi concerti, oltre alle canzoni di Nevermind, quali ad esempio Lithium, Come As You Are, In Bloom e Polly, si susseguono schegge immediate e amate dal pubblico, quali ad esempio Aneurysm, Sliver e pezzi come School e Negative Creep, riprese dal debutto Bleach, di soli due anni prima. In questi concerti è possibile notare quanta differenza c’è tra le tracce presenti su disco e le stesse, riproposte in chiave live. L’urgenza è evidente, così come il coinvolgimento del pubblico che riesce ad emergere da un substrato di rumori di feedback sempre presenti ma mai invadenti. Forse l’edizione per il ventennale aveva già detto molto, forse tutto, ma è sempre piacevole riguardarsi indietro e fare i conti con le proprie certezze. In queste testimonianze, il noise è protagonista indiscusso e diviene parte della colonna sonora della rabbia giovanile. Quella stessa rabbia che dopo aver pagato il suo prezzo, annoierà il suo protagonista indiscusso, fino a portarselo via, poco dopo la pubblicazione di In Utero, terzo ed ultimo disco della band.
Tracklist:
CD 1 – Nevermind (Original Album Remastered)
01. Smells Like Teen Spirit
02. In Bloom
03. Come As You Are
04. Breed
05. Lithium
06. Polly
07. Territorial Pissings
08. Drain You
09. Lounge Act
10. Stay Away
11. On A Plain
12. Something In The Way
CD 2 – Live in Amsterdam, Netherlands (Paradiso, November 25, 1991)
CD 3 – Live in Del Mar, California (Pat O’Brien Pavilion, Del Mar Fairgrounds, December 28, 1991)
CD 4 – Live in Melbourne, Australia for triple j (The Palace, St. Kilda, February 1, 1992)
CD 5 – Live in Tokyo, Japan (Nakano Sunplaza, February 19, 1992)
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