R E C E N S I O N E
Recensione di Barbara Guidotti
Accade, di Francesco Bianconi, è uscito in inverno, ma in realtà è un album perfetto per questa estate piena di conflitti e contraddizioni, vissuti in un’atmosfera di tregenda, dopo due anni che forse non ci siamo ancora lasciati alle spalle. Si sente che è un disco concepito durante la pandemia, intriso di una malinconia che colora e a tratti stravolge in modo inedito ogni pezzo scelto per una collezione di cover – altrui e di se stesso – che ancora una volta identificano questo artista come una voce assolutamente unica nello scenario musicale italiano.
E dato che l’estate ai malinconici non piace, l’unica alternativa alla coazione a divertirsi a oltranza è buttarsi nel tramonto (metaforico ma non troppo) dell’esistenza, dei rapporti, dell’Occidente che si va autodistruggendo, nell’impossibile corsa verso un orizzonte sempre più lontano e improbabile.
