I N T E R V I S T A
Articolo di Joshin E. Galani
Il 18 Ottobre uscirà il terzo album in studio dei Rumori dal Fondo.
Si intitola Comete e contiene nove brani prodotti da Davide Ferrario; vanta la collaborazione di Danny Snow e di Vito Gatto. Il video di Abilità è diretto da Roberto Rup Paolini. Ho incontrato Massimiliano Galli, creatore del progetto Rumori dal Fondo per saperne un po’ di più di questo viaggio musicale.
Ciao Massimiliano, felice di incontrarti con un nuovo lavoro! Finalmente! Abbiamo aspettato cinque anni per goderci ‘Comete’, l’ultimo album in uscita il 18 ottobre con la produzione di Davide Ferrario. Trovo che il titolo rappresenti molto l’atmosfera spaziale dell’album, nove brani che volano, ci ho trovato molte cose, il pop, la psichedelica, word music, violini bomba, atmosfere intime, la cronaca ed il planare verso l’alto…. Ho pensato a delle domande per fare in modo che tu possa accompagnare e raccontare di questa trasvolata!
L’intervallo di tempo dal tuo precedente ‘Amanti e Reduci’ è coincidente con il tuo trasferimento a Dublino; l’album si apre con Necessità “lontano, lontano ricominciare lontano… esplorare l’ignoto” ci racconti di questa tua scelta di lasciare Milano e dell’influenza che può aver avuto su ‘Comete’?
Quando abbiamo cominciato a pianificare i lavori per questo nuovo album mi sono confrontato con Rup (Roberto Paolini) perché mi diceva di aver sempre desiderato curare l’intero artwork per un album e che gli avrebbe fatto piacere aiutarmi con Comete. Io come al solito me ne sono approfittato e gli ho chiesto anche un parere sui testi e di girare dei video. Questo verso che hai citato tu ad esempio l’ha scritto Rup perché quello che avevo scritto io non ci convinceva. Probabilmente l’ha scritto pensando anche al mio percorso personale oltre che al “concept spaziale” dell’album e al resto del testo. Per quanto riguarda la seconda parte della tua domanda non credo il mio trasferimento abbia influenzato il disco particolarmente, perché si tratta di canzoni che avevo già iniziato a scrivere dieci anni fa quando vivevo ancora a Milano. Poi mi sono trasferito a Dublino per lavorare ai SignA, mio progetto parallelo in Irlanda, e ho lasciato questi brani da parte per un bel po’ di tempo. Quando con i SignA ci siamo fermati un paio di anni fa ho ricominciato a pensare a Comete.

Spirali ha un’atmosfera celeste ed un finale in cui chiudere gli occhi e lasciar andare …. Hai inserito il frammento di una poesia di Daniele Idini ‘Pluto’s Orbit’: scioperi sabbiosi su sogni rossi… credo che amiate entrambi Dylan Thomas, sbaglio?
Io non sono affatto un esperto in materia poetica e nemmeno filosofica, per questo quando mi capita di leggere il pensiero poetico o filosofico di qualche grosso nome mi stupisco sempre nel ritrovarci pensieri o idee che anche io per conto mio avevo maturato. Daniele mi ha detto che è sicuramente una delle sue fonti di ispirazione tra mille altre.
Word music in chiave fusion elettronica con arpeggi cristallini per Atomica; ci ho trovato un’attitudine alla Andreas Vollenweider
Ah su Vollenweider mi cogli impreparato lui non lo conosco. Adesso vado a cercarmelo e ti dico cosa ne penso.
Dopo il ritmo pop in crescendo in “psichedelica prog” di Ostaggi, Alba 22072001 ci accoglie col rumore del mare. Tutte e due le canzoni sono cronaca dolorosa, dai barconi dei migranti a piazza Alimonda. Hai inserito dei frammenti estratti da un’ intervista a Marco Poggi, infermiere in servizio nella caserma di Bolzaneto durante i fatti del G8 di Genova del 2001
La tua domanda mi ha colto ancora una volta impreparato perché ad esempio io avevo scritto Ostaggi pensando alla comunicazione mediatica molto spesso filtrata e costantemente sotto controllo, per non rischiare di calpestare i piedi sbagliati. Era un po’ uno sfogo contro i mass media manipolatori del pensiero. Ma dopo la tua domanda mi sono stupito di quanto in realtà potremmo tranquillamente anche interpretarla come hai fatto tu. Quello che non mi sorprende invece è il fatto di come si possa facilmente finire a pensare a questo tipo di argomento dato che l’Italia sta vivendo questo terribile dramma, questa tragedia umanitaria, come una vera e propria ossessione e minaccia. Siamo un popolo impaurito. Noi occidentali abbiamo paura di diventare i “prossimi poveri” del mondo, di perdere il nostro potere e quelli che parlano di costruire muri per difenderci vincono le elezioni. Il mare di cui parli nell’introduzione di Alba è semplicemente il suono di una radio, però come mi hai detto “il disco è un viaggio psichedelico” per cui ci sta anche di sentirci il suono delle onde del mare. Sono felice quando i suoni che usiamo vengono interpretati in modo differente! I fatti del G8 di Genova hanno determinato il nostro presente sotto milioni di punti di vista. Mi ha sempre fatto incazzare che non se ne parli mai abbastanza. E non mi riferisco certamente solo a Carlo Giuliani ma anche alla macelleria messicana della Diaz e soprattutto alle torture nel carcere di Bolzaneto. All’abuso di potere. Nulla è più vile e disgustoso. Secondo me è stato un fatto chiave per il nostro paese quasi al livello degli omicidi Falcone e Borsellino. La memoria storica non è certo il nostro forte in questo paese. Quell’intervista a Marco Poggi dovrebbe avere milioni di visualizzazioni e invece l’abbiamo vista tipo in 5000 persone. Incredibile. La canzone è una riflessione su quanto la natura dell’essere umano possa diventare violenta e senza limiti ma anche di come tutto possa svanire col nascere di un nuovo giorno. Anche le peggiori nefandezze.

Cosmonauta ha un incipit di Afterhoursiana memoria, Costruire per distruggere… Manuel insegna?
Ah io son sempre stato più un fan di Ferretti, Godano e soprattutto come tu ben ricordi di Fausto Rossi. Mai stato fan degli After che però rispetto molto per quello che hanno fatto e cercato di fare in Italia. Mi hanno pure invitato al concerto quando sono venuti a Dublino ed è stato molto bello.
Nella tua carriera vanti numerose collaborazioni con musicisti del calibro di Andrea Viti, Lele Battista, Giuliano Dottori e Davide Ferrario. Ti sei esibito live con Cesare Basile, Giorgio Canali, Pollio, Davide Ferrario, Paolo Saporiti e Marta Sui Tubi, Alessandro Grazian. Credo che Abilità potrebbe essere tranquillamente cantata da Ale Grazian, mi sembra un punto di congiunzione della vostra vocalità
Non sei la prima ad accostarmi ad Ale. Quando lo ha fatto rockit qualche anno fa ne abbiamo anche riso assieme. Credo che ci siano delle similitudini nella nostra vocalità senza dubbio ma lui è decisamente più bravo a cantare di me… sulla chitarra e gli arrangiamenti invece ce la possiamo giocare! Per quanto riguarda lo stile musicale direi che siamo parecchio diversi. Affini ma molto diversi.
Orbita è un turbine alla Radiohead, stemperato in chiusura dalla mitezza de L’incanto, suite finale onirica, titoli di coda, è già finito?
La gente ascolta la musica in modi molto diversi oggi. Se sali su un treno o un autobus vedi ragazzini passare da un video all’altro in continuazione ogni 15 secondi. Ascoltano per 15 secondi e poi passano ad altro! Per me è sconvolgente. Mio padre invece ad esempio passa le ore su YouTube e si ascolta concerti interi, album interi di 3 ore. Io ho pensato che fosse inutile fare un disco più lungo di così. Credo di far parte di una generazione ancora legata agli album e 35/40 minuti sono l’ideale per un disco. Il nostro dura mi pare 34 minuti e succede di tutto quindi forse il tempo passa più velocemente. Ma tanto il tempo come dice Carlo Rovelli non esiste!
Per chi non ti conosce, perché hai dato il nome ‘Rumori dal Fondo’ al tuo progetto musicale?
Il nome del progetto musicale è un incubo. Detesto scegliere i nomi. Ci ho messo una vita a decidere il titolo del nuovo album. Quando i Marta sui Tubi pubblicarono il primo album pensavano tutti che fosse un nome di merda. Ma poi a furia di scrivere canzoni bellissime non ci ha più fatto caso nessuno. Oppure pensa che ne so agli Incubus. I nomi sono irrilevanti secondo me. Comunque, per rispondere alla tua domanda, come quasi tutte le band avevamo un concerto e serviva un nome per presentarci. Scelsi questo nome perché nel 2005 eravamo molto noise (rumore) e stavo a pezzi emotivamente. Ora sto molto meglio.
Tracklist:
1. Necessità
2. Spirali
3. Atomica
4. Ostaggi
5. Alba 22072001
6. Cosmonauta
7. Abilità
8. Orbita
9. L’incanto
Presentazione Live Santeria Paladini (MI) Giovedì 17 Ottobre 2019 ore 19.00
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