R E C E N S I O N E


Articolo di Giovanni Tamburino

Da una selva sonora di scratch e basi strumentali sinistre iniziano a riecheggiare alcune tra le terzine più celebri del viaggio che stiamo per intraprendere in maniera ben diversa dai tempi dei banchi di scuola.
Il 31 marzo, in occasione della ricorrenza della fine della prima parte del viaggio di Dante Alighieri, con Selva Oscura si apre INFERNVM, il joint album di Claver Gold e Murubutu, maestri e protagonisti assoluti dello storytelling all’italiana, che non fanno mistero della passione per la penna del Sommo Poeta e ci fanno incontrare con uno sguardo nuovo la celebre cantica della Divina Commedia.

I volti che si affacciano nella nostra discesa agli inferi sono spesso familiari, da Caronte a Paolo e Francesca, da Ulisse all’angelo precipitato dopo la sua ribellione, eppure attraverso il flow, le parole e i contributi di numerosi artisti – Davide Shorty, Dj FastCut, Il Tenente, West, Kuma e molti altri – riacquistano corpo. Tornano a vivere e portano con sé tutta la sofferenza della vita e della colpa: i dannati ci narrano la scelta del peccato e l’arrivo del traghettatore infernale, i due tristi amanti – con il primo singolo omonimo uscito il 26 marzo, in collaborazione con Giuliano Palma – raccontano di quel sentimento capace di resistere persino al dolore eterno, Ulisse parla con nostalgia della sua amata patria e dell’irresistibile spinta verso l’ignoto.
Ma non è da un semplice restyling narrativo che emerge la forza dei pezzi: i personaggi trascendono il tempo, dalla Firenze del 1300 popolano l’Italia del ventunesimo secolo, mutando la propria vicenda personale in condizione umana contemporanea. La sventura di Pier delle Vigne diventa l’isolamento di un giovane che, isolato da tutti, non trova alternativa nella vita se non la sua cessazione, mentre la triste vita della cortigiana Taide si sposta dall’Atene di Terenzio in una città dei nostri giorni e possiamo riconoscere nella loro storia frammenti delle nostre.
La ricchezza di linguaggio del Sommo Poeta resta una delle colonne portanti nel lavoro dei due artisti italiani, già veterani della lingua, che riescono anche ad arricchirla attraverso l’aspetto melodico, tra risonanze di hip hop ed elettronica, fino alle evocazioni elleniche di Ulisse e ancora con la campionatura di canti gregoriani in Antinferno. Ogni singolo tassello concorre alla realizzazione di una polifonia vasta e ricca.
Murubutu e Claver Gold riescono a far propria l’istanza più radicale della Commedia e a restituirla sia agli appassionati che a chi reputi di non avere nulla a che spartire con pagine morte di gente morta da troppo tempo: l’opera, come tutta la letteratura – come già dimostrato nel precedente featuring Le notti bianche, ispirato agli scritti di Dostoevskij – è incontro, oggi come ieri. La Commedia, così come il disco, diventa una possibilità di riconoscere che possono cambiare volti e città, ma la vicenda umana, la sua miseria e la sua grandezza sono impresse su tutto l’arco della Storia.

Tracklist:
01. Selva Oscura (con Vincenzo di Bonaventura)
02. Antinferno (con Davide Shorty)
03. Caronte
04. Paolo e Francesca (con Giuliano Palma)
05. Minosse
06. Pier
07. Malebrache
08. Ulisse
09. Taide
10. Lucifero
11. Chiaro Mondo (Scratch Dj Fastcut)