R E C E N S I O N E
Articolo di Cristiano Carenzi
Dopo aver fatto i primi passi su soundcloud un paio di anni fa, dopo uno svariato numero di singoli, dopo aver cavalcato diverse wave e dopo la firma con Thaurus, i Thelonious B. sembrano aver trovato una sonorità ben definita e il loro primo album ufficiale, uscito il 29 ottobre, ne è la conferma. Il duo, composto da Thb Brown e Baby Kirua, in realtà aveva già pubblicato un disco, a Giugno 2018, si chiamava Soso e ora è stato rimosso dai loro profili Spotify, era un disco che cavalcava la wave della happy trap che tanto piaceva quell’anno, un disco carino ma ancora poco maturo (anche la precedente playlist “mood” suonava simile ma non era mai stata considerata come un vero e proprio album). Verso la fine del 2018, con l’esplosione della emo trap, pubblicarono qualche singolo con questo nuovo tipo di sound, al che mi chiesi se seguissero solo le mode del momento o avessero qualcosa in più da dare alla trap italiana: l’unica risposta possibile era aspettare e vedere come si sarebbero evoluti.
Verso l’estate del 2019 escono due nuovi singoli: Bando di Thb Brown e Meteo di Kirua in cui prendono un’altra strada, più originale, più difficile da incasellare in un sottogenere della trap già esistente e di moda in quel momento. La vera svolta avviene ad ottobre 2019: esce Lobby, un singolo di Kirua con Radical e Daytona; un banger tale da introdurre un nuovo capitolo della trap italiana, quello della Lobby (di cui ho già parlato qui) e questa volta anche i numeri sembrano dare ragione ai Thelonious B.
L’uscita di THB è anticipata da quattro singoli: On gang e Qg sono usciti rispettivamente a Gennaio e a Maggio ma poi a seguito del litigio tra i due membri e la successiva riappacificazione abbiamo dovuto aspettare fino ad inizio ottobre per Ammò e Cavallini.
Arriviamo al disco. 12 brani per un totale di mezz’ora abbondante. La prima cosa che si nota è che sono tutte delle hit incredibili, riescono a entrarti in testa e si lasciano ascoltare senza rimanere particolarmente appesantiti. Ultimamente di dischi italiani ne sto ascoltando pochi e questo progetto riesce a trasmetterti le stesse vibes di un progetto d’oltreoceano dove basi, melodie e slang sono il perno sui quali si costruisce un disco, lasciando in secondo piano i testi.
Le strumentali sono state curate da Knfuzed, Unblebac e Back On The Night a parte QG prodotta da Dbackinyahead e On Gas da Sladish ed è grazie a questi cinque producer che il disco raggiunge un livello particolarmente alto. Il progetto suona coeso ma non noioso, l’unica che si discosta completamente è Interlude, che ricorda invece molto le canzoni del già citato Soso.
Le melodie sono vincenti, si adattano perfettamente ad ogni strumentale e i ritornelli sono tutti perfettamente riusciti, in particolare On gas e Vvs & Molly. Anche i tre featuring (Daytona kk, Knowpmw e Mehdi) trovano ottime soluzioni nelle parti a loro affidate.
Con slang invece non intendo solo le singole parole tipiche del genere, onnipresenti nei nomi delle canzoni (“no jojo”, “on Gang”, “On Gas”, “Suerv”…) ma anche nei testi, la capacità di trovare frasi brevi e concise che riescano a trasportati nelle situazioni narrate, diventando spesso degli slogan iconici. Può sembrare una questione di seconda importanza ma in realtà la chiave di successo di questi progetti sta proprio in questo e loro sono stati dei fuori classe. Nel caso non fosse chiaro cosa intendo vi basta ascoltare No jojo per capirlo che, a mio parere, è quella che rende meglio l’idea.
Ma c’è anche un’altra faccia della medaglia: se si dovessero prendere le singole frasi dette in tutto il disco e rimescolarle in un ordine casuale, il risultato non cambierebbe particolarmente. Dunque a chi è più legato al fattore testuale questo progetto non farà impazzire, anche se, mettersi ad ascoltare un disco come questo sperando di trovare delle soluzioni liriche particolari, è sbagliato in principio.
È un progetto che nasce con l’intento di fare delle hit e che ci riesce perfettamente. In fin dei conti credo che possa rappresentare la punta di diamante della trap italiana nel 2020 senza sfociare in uno scimmiottamento dei rapper americani come fanno altri. Credo che, mancando solo un mese e mezzo alla fine di quest’anno, sarà difficile escluderlo dai dischi trap migliori usciti in Italia nel 2020.
Tracklist:
01. Grazie
02. Suerv (Feat. Daytona KK)
03. On gang
04. On gas (Feat. Know PMW)
05. VVS & Molly
06. Interlude (Step by step)
07. Ammò
08. Diamanti d’oro (Feat. Mehdi)
09. Cavallini
10. GQ
11. No jojo
12. Gas27
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