Le contiamo sulla punta delle dita: 5 domande ai nostri artisti, il tempo di batter 5 et voilà, in 5 minuti le risposte.

I N T E R V I S T A


Articolo di E. Joshin Galani

Il protagonista di questo Batti 5 è Sidi: batterista, producer, fonde l’improvvisazione con patterns catturati da oggetti della quotidianità. La sua musica fonde sonorità elettroniche con le più autentiche riprese audio effettuate dalla natura e da strumenti di uso quotidiano, creando beat trip-hop e dark ambient con l’ausilio di sessioni ritmiche complesse montate su vari looper.

È molto affascinante il tuo progetto di coniugare la musica elettronica con la natura. Il video di “Deep side” è girato in un contesto naturale mozzafiato, un canyon pugliese. La scelta dei suoni è avvolgente, alcune voci femminili campionate sembrano appartenere a canti tradizionali orientali, le inserzioni ritmiche sono molto “tribali”. Qual è l’equilibrio tra elettronica e ritmi della terra che ti fa sentire un brano concluso nella giusta modalità?
Di solito cerco di trarre spunto dai suoni ambientali che campiono dalla natura.
Spesso cerco di estrapolare poliritmie dai suoni campionati senza andare ad agire molto sull’elaborazione del suono.

Il video di “Deep side” ha una durata di 7 minuti, come a sottolineare la necessità di porre il giusto tempo all’ascolto. Potrebbe essere definito il tuo approccio compositivo come “Musica d’ambiente 2.0”?
Spesso non scandisco un tempo preciso ma cerco di farmi trasportare dal flusso competitivo.
In questo caso, ho deciso di riprodurre due brani che si discostassero molto a livello stilistico tra loro per scandire un range di genere entro cui lavorare.

Nel video “Rooftop live session” utilizzi anche il didgeridoo, il bastone della pioggia, campanelle, strumenti spesso utilizzati in altri ambiti, ad esempio nei bagni sonori, accompagnati ad altri strumenti naturali come i gong o le campane tibetane o di cristallo. C’è un’idea di evocazione di base quando crei la tua musica con questi accostamenti?
Credo che la musica sia molto valida come autoterapia, infatti da non molto seguo un corso per divenire musicoterapeuta, questa è la mia ispirazione principale per l’utilizzo dei “bagni sonori”

Nelle tue sonorità elettroniche con pad sono inserite riprese audio effettuate dalla natura e da strumenti di uso quotidiano, ci fai qualche esempio?
Gran parte dei pad sono creati con l’accostamento dei suoni di foglie, processati in vari synth modulari. Inoltre nel bridge tra i due brani sono presenti i canti degli uccelli ripresi al mattino nella location del video.

Qual è stato il percorso fatto, l’evoluzione, della musica elettronica dai Kraftwerk ad oggi?
Sono stati fatti passi da gigante in riferimento alle tecnologie.
Un esempio lampante è la produzione in the box a cui ognuno può accedere ai giorni nostri.
Questo aspetto, ovviamente, presenta dei pro e dei contro.