R E C E N S I O N E
Recensione di Francesca Marchesini
Mouthing ditties
Staring far away
A penny, what you thinking?
(Editors, Vibe, 2022)
EBM ovvero Editors Blanck Mass. Ma anche: EBM inteso come Electronic Body Music. Il settimo album della band britannica capitanata da Tom Smith si racconta perfettamente attraverso l’anagramma del titolo; in primo luogo, perché il produttore Benjamin John Power, in arte Blanck Mass, è divenuto ufficialmente membro del gruppo e, in secondo luogo, per l’influenza che band come Nitzer Ebb, Front 242, DAF e Skinny Puppy hanno avuto sul sound del nuovo LP. EBM espone la volontà degli Editors di spingersi verso un alt-rock dai tratti synth-pop e industrial ancora più marcati con la complicità della produzione di Blanck Mass, noto per composizioni noise e che aveva già collaborato con la band ai tempi di Violence (2018), dando all’album un taglio più brutal nella riedizione The Blanck Mass Sessions (2019).

L’album si apre sul singolo Heart Attack, i cui toni metallici sono ripresi in Strawberry Lemonade, e sull’energica Picturesque; il singolo Karma Climb, invece, rispetta maggiormente i canoni della precedente discografia del gruppo, un alt-rock ispirato alla new e dark wave. Se il brano Kiss pone “piangere sulla pista da ballo” come obiettivo finale, il successivo Vibe si fa carico della quota positiva dell’LP, nonostante la medesima matrice un po’ cupa… in fin dei conti, gli Editors sono da sempre fan dei The Cure! Silence regala un momento di respiro all’interno di una tracklist così energica, mettendo in risalto la voce baritonale del cantante. L’album si chiude sull’incertezza dei tempi moderni e delle relazioni che intratteniamo, mettendo a contrasto il lato un po’ più pop della band (Educate) con la sua nuova dimensione techno (Strange Intimacy).
La nuova opera degli Editors non è semplicemente l’ennesimo disco post-pandemico in cui si racconta lo smarrimento del lockdown e si esternano sentimenti di speranza; EBM, attraverso liriche un po’ criptiche come da sempre risultano i testi di Tom Smith, cattura la disconnessione che la situazione globale causa e la restituisce in una esplosione electro… si tratta di brani ricchi di fisicità, non perché a un certo punto della nostra vita abbiamo dovuto annullare la dimensione corporea “in presenza”, ma semplicemente perché l’unica cosa che ci resta, in questa realtà distopica, è ballare.
Tracklist:
01. Heart Attack
02. Picturesque
03. Karma Climb
04. Kiss
05. Silence
06. Strawberry Lemonade
07. Vibe
08. Educate
09. Strange Intimacy
Photo © Rahi Rezvani
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