R E C E N S I O N E
Recensione di Claudia Losini
Nonostante questo 2022 ci abbia intristiti con l’annuncio dello scioglimento dei Sons of Kemet, Shabaka Hutchings continua il suo percorso con gli altri suoi progetti, tra i quali uno dei più avanguardisti: i The Comet is Coming, che, oltre all’eclettico sassofonista sono composti dai producer Danalogue e Betamax, rispettivamente anche ai synth e alle batterie. La band inglese propone un jazz sperimentale, spaziale, elettronico, iper contemporaneo.
E, a proposito di “iper”, anche il terzo full lenght album può definirsi iper cosmico, fin dal titolo Hyper-Dimensional Expansion Beam, il risultato di una full immersion di 4 giorni nella campagna inglese insieme all’ingegnere del suono Kristian Craig Robinson, che da sempre li aiuta nella produzione delle tracce. Come per gli altri dischi, anche questo proviene da improvvisazioni e da un lavoro collettivo sonoro fatto di ispirazione e libertà compositiva, poi distillata e lavorata per arrivare alla soluzione finale.

Descrivere la musica dei Comet is Coming è molto difficile, perché è preferibile esperienziarla, più che leggerla. Hyper-Dimensional Expansion Beam funziona davvero come un raggio di espansione verso il futuro: brani come Atomic Wave Dance o Pyramids sembrano costruiti apposta per una notte in un club su un pianeta lontano, in cui il sassofono minimalista di Shabaka incontra i layer di synth quasi ansiogeni di Danalogue. A questi momenti iper vitali si affiancano momenti di trance spirituale, come Lucid Dreamer, dove è il synth che guida una meditazione sonora, o Angel of Darkness, una pausa notturna, quasi dark, la colonna sonora di una notte qualunque in Blade Runner. The Hammer è invece un brano free jazz dove il sassofono prende la scena su tutto il resto. Aftermath ci trascina in un immaginario anni 80 di tecnologia e computer grafica, tra sci-fi e Matrix, mentre Mystic ci vuole ricordare un rito tribale: una perfetta convivenza simbiotica tra retrofuturo e tecnomagia.
Non a caso l’album si apre con Code e si chiude con Mystic: i Comet is Coming vogliono raccontarci un futuro, utopico o distopico, dove intelligenze artificiali, misticismi trascendentali, codici binari e significati oscuri esistono insieme.
Come sempre, un lavoro di perfezionismo e libertà espressiva, che rende i Comet is Coming una delle band più interessanti nel panorama contemporaneo. Il fil rouge dell’album è il futuro: il futuro dell’uomo, della tecnologia, della spiritualità e della connessione dell’Universo.
Tracklist:
01. Code
02. Technicolour
03. Lucid Dreamer
04. Tokyo Nights
05. Pyramids
06. Frequency of Feeling Expansion
07. Angel of Darkness
08. Aftermath
09. Atomic Wave Dance
10. The Hammer
11. Mystik
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