P R E S E N T A Z I O N E
Recensione di Riccardo Provasi
Ieri ci siamo trovati alla periferia sud di Milano, precisamente alla Santeria Toscana, tempio della musica live della città, per assistere alla rassegna stampa introduttiva della sesta edizione della Milano Music Week. Pensata per la settimana tra il 21 e il 27 novembre, vedrà Milano autoincoronarsi “capitale italiana della musica”, colorando l’intera città e invadendola di note ed emozioni in grado di attrarre appassionati da tutta Italia.
Il sindaco Giuseppe Sala ha introdotto coloro che hanno direttamente lavorato alla realizzazione di questo progetto: Nur Al Habash, direttrice generale dell’iniziativa, accompagnata sotto il profilo dell’ideazione dai cantautori Colapesce e Dimartino, piacevolmente sfidati ad uscire dal mero ruolo di artisti e porsi dall’altro lato, quello dell’organizzazione. Numerosi e di notevole importanza sono i promotori dell’iniziativa, una rete di imprese e soggetti cardine nel mondo della musica, come la Fimi, Assomusica, Nuovoimaie e la SIAE, a loro volta organizzatori e moderatori di alcune delle iniziative e dei talk presenti durante l’intera settimana.

Il programma, già disponibile online, presenta talk, panel, workshop, concerti, eventi collaterali principalmente in tre venue tra le principali realtà musicali di Milano: lo Yellowstone, l’Apollo e Santeria Toscana. Ogni giorno della settimana mostra uno specifico tema che unisce i vari interventi: lunedì 21, oltre al convegno istituzionale di presentazione, la tematica sarà il “futuro del music business”; martedì 22 i numerosi talk saranno legati dal tema delle “Nuove tecnologie nel mondo della musica”, dalle novità degli NFT alla fama derivata da Tik ToK; mercoledì 23 e giovedì 24 avranno come tematica rispettivamente il rapporto tra la “Musica italiana e l’export” e la “Musica italiana in rapporto col settore dello spettacolo e della politica”, per poi chiudere il venerdì con un insieme di incontri riguardanti la “Sostenibilità, l’equità sociale e la responsabilità sociale” in campo musicale.
Il weekend sarè invece animato da un insieme di workshop sul rapporto tra i giovani e il mondo della discografiaideati e condotti da Italia Music Lab, hub creato da SIAE da due anni in prima linea per avvicinare giovani lavoratori al mondo dell’industria musicale. Verranno osservati da vicini i ruoli di manager, case discografiche e altri soggetti fondamentali della filiera, fino a valutare quali siano i compiti e le difficoltà nella realizzazione di un festival musicale.
Tra le novità introdotte quest’anno, vediamo come i curatori straordinari Colapesce e Dimartino abbiano realizzato tre diversi incontri di approfondimento sulla storia della musica italiana, analizzando l’evoluzione del concetto di sessualità espressa tramite le parole delle canzoni negli ultimi sessant’anni e il ruolo della musica nel panorama delle proteste e della guerra. L’ultimo incontro vedrà i due artisti discutere delle problematiche relative alla composizione di un brano domenica 27 novembre, prima di cimentarsi in un breve live presso UniCredit Auditorium, location concessa dal mainpartner dell’iniziativa.
Saranno decine gli artisti coinvolti lungo l’intera settimana, da Sick Luke a Francesco Guccini, da Clever Gold fino a Ginevra, in un insieme di concerti e parole in grado di avvicinarci sempre di più all’universo della musica italiana. E se si parla di musica italiana, non è possibile non citare il Festival di Sanremo: Amadeus, infatti, presenterà delle anteprime dell’edizione del Festival 2023 venerdì 25 novembre all’Apollo club.
Insomma, la Milano Music Week si mostra per la sesta volta un evento in grado di divertire e incuriosire tramite iniziative e performance varie e numerose, in grado di essere imperdibili per chiunque, dal momento che la musica è l’unico linguaggio al mondo a non essere divisivo.
Non ci resta che aspettare con ansia che queste due settimane volino per perderci tra le vie di una delle città più belle del mondo accompagnati da tutta la musica della nostra vita.
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