R E C E N S I O N E
Recensione di Andrea Notarangelo
Ecco un’uscita che sicuramente farà la felicità di tutti i fan della “Vecchia PJ”, anzi, di tutti i fan della buona musica. Dopo trent’anni di onorata carriera, Polly Jean decide di mettere ordine nei suoi cassetti rilasciando un’antologia davvero interessante. Questo B-Sides, Demos & Rarities triplo cd pieno di lati b, demo e rarità, sarà la manna di tutti i collezionisti e un regalo di Natale anticipato che ci si può fare per ricostruire, poco alla volta, il percorso artistico di una musicista prolifica e fondamentale. L’inizio è col botto, le prime cinque tracce sono dei demo estratti dai primi due dischi e rappresentano il primo EP realizzato per il progetto PJ Harvey. Ebbene sì, prima di mettersi ufficialmente in proprio, questa era la ragione sociale di un progetto che comprendeva, oltre a PJ, anche Rob Ellis (batteria e harmonium), e Steve Vaughan (basso). Ed è così che si torna ad apprezzare una versione grezza dell’imprescindibile Dry tratta dall’omonimo album di debutto. A tal proposito, Polly Jean dichiara: Dry è stata una delle prime canzoni di successo che ho scritto. Non ne avevo scritte molte, forse cinque o sei e mi sedevo e le suonavo a qualsiasi amico che volesse ascoltarle. Da sempre raccoglievo parole e frasi in un quaderno e quando mia mamma acquistò per me una chitarra acustica venduta da una sua amica, mi sembrò naturale provare a cantare le parole che avevo scritto ed è così che tutto è iniziato. John Parish mi aveva dato all’epoca una prima lezione sull’utilizzo di un 4 piste e questa è stata una delle prime registrazioni che ho fatto da sola.

A seguire, quattro demo che costituiscono l’ossatura del secondo e capolavoro “Rid Of Me”, l’inquieta Man-Size e l’energica Missed qui in una versione solo chitarra e voce. L’unica cover nel repertorio di quell’album specifico è Highway 61 Revisited di Bob Dylan, presentata qui in una versione acida e inserita per far un piacere ai propri genitori nella condivisione di una passione comune grande e infinita come solo la musica sa esserlo. A seguire Me Jane che in versione demo non toglie nulla della potenza presente nella versione definitiva. Daddy, Lying In The Sun, Somebody’s Down Somebody’s Name, Darling Be There, Maniac, One Time Too Many e Harder, costituiscono in toto le b-sides del bellissimo e terzo album “To Bring You My Love”. Uscite nei singoli del periodo, all’incirca nel 1995, erano state anche racchiuse in un’edizione speciale del disco, nel quale si poteva apprezzare una veste, se possibile, ancora più personale dell’artista. I vocalizzi di Darling Be There e l’incedere del country lamentoso di Somebody’s Down Somebody’s Name vi accompagneranno per molte notti a venire, se già non lo avevano fatto nel passato. Sempre dal periodo sono presenti Naked Cousin (registrazione per John Peel del ’93) e Losing Ground (afferente a una registrazione, sempre di John Peel ma questa volta del ‘96), due tracce diverse e accomunate dalla collocazione nella stessa compilation “The Peel Sessions 1991 – 2004”, uscita nel 2006. La prima è una rock ballad sanguigna, la seconda una nenia arricchita da drum machine e strumenti a fiato. Why D’ya Go To Cleveland è il primo inedito a nostra disposizione, una traccia di beatlesiana memoria (si proceda con un confronto attraverso Love Me Do della band di Liverpool), stranamente allegra, scritta in condivisione con John Parish e nella quale quest’ultimo ha sicuramente preso il sopravvenuto in sede studio. La raccolta prosegue attraverso il susseguirsi di ulteriori rarità inserite in ordine cronologico fino a raggiungere il blocco costituito da The Falling, The Phone Song, Bows & Arrows e Angel e Stone, le quali corrispondo quasi completamente a una piccola compilation denominata semplicemente “B-sides” e uscita nel 2004. L’incedere dark di The Falling, con un sintetizzatore in area new wave e piccoli innesti di tastiera, concorrono alla creazione di un pathos unico per una ballad che aveva già dalla sua una traccia di chitarra emozionante. Queste canzoni condividono un certo mood e non è un caso che siano state inserite in un’unica raccolta, e nel caso specifico, riproposte in sequenza. Angel e Stone hanno una menzione particolare poiché da sole valevano il prezzo del biglietto.

Ma le sorprese non sono finite e in dirittura d’arrivo troviamo due versioni scarne di Cat On The Wall e You Come Through, seguite da Uh Huh Her (che dà il titolo all’omonimo disco dal quale sono tratte le prime due tracce) ed Evol. Queste canzoni sono qui riporoposte in una versione demo da studio dopo averle potute ascoltare ufficialmente solo dal vivo attraverso il live del 2006 “On Tour – Please Leave Quietly”. In chiusura vengono lasciate alcune tracce tratte da colonne sonore e due canzoni inedite, Homo Sappy Blues e The Age Of The Dollar che nulla aggiungono o tolgono a quest’operazione tanto interessante quanto mastodontica. Nel finale è inserita una cover di Red Right Hand di Nick Cave da togliere il respiro. Quando si parla di riletture, infatti, per chi scrive è necessario impadronirsi di un pezzo altrui, interiorizzandolo e facendolo proprio. E il caso specifico si avvera proprio in quest’ultima traccia, dove PJ Harvey succhia letteralmente via l’anima di Nick Cave e si appropria di uno dei pezzi più grandi dell’artista australiano. È un ascolto impegnativo, quello di “B-Sides, Demos & Rarities” che, come in un rapporto amoroso, richiede impegno e dedizione, ma riesce nello scopo di far scoprire, o riscoprire, una musicista inquieta, dinamica, che non ha mai accettato la versione finale delle proprie canzoni, ma ha sempre ricercato un rapporto di carne e sangue, che l’ha portata a riconsiderare il passato, riappropriandosi delle versioni demo per regalare ai suoi ammiratori una modalità di fruizione scarna, intima ma sempre viva e piena. Se si dovessero utilizzare solo due parole per descrivere la musica di Pj Harvey, le prescelte sono ‘Estasi’ e ‘Tormento’ e questo cofanetto lo ribadisce una volta di più.
Tracklist:
01. Dry (Previously Unreleased Demo)
02. Man-size (Previously Unreleased Demo)
03. Missed (Previously Unreleased Demo)
04. Highway 61 Revisited (Previously Unreleased Demo)
05. Me-Jane (Previously Unreleased Demo)
06. Daddy
07. Lying in the Sun
08. Somebody’s Down, Somebody’s Name
09. Darling Be There
10. Maniac
11. One Time Too Many
12. Harder
13. Naked Cousin
14. Losing Ground
15. Who Will Love Me Now
16. Why D’ya Go to Cleveland (Previously Unreleased)
17. Instrumental #1
18. The Northwood
19. The Bay
20. Sweeter Than Anything
21. Instrumental #3
22. The Faster I Breathe The Further I Go (4 Track version)
23. Nina In Ecstasy 2
24. Rebecca
25. Instrumental #2
26. This Wicked Tongue
27. Memphis
28. 30
29. 66 Promises
30. As Close As This
31. My Own Private Revolution
32. Kick It To The Ground (4 Track)
33. The Falling
34. The Phone Song
35. Bows & Arrows
36. Angel
37. Stone
01. 97º
39. Dance
40. Cat On The Wall (Previously Unreleased Demo)
41. You Come Through (Previously Unreleased Demo)
42. Uh Huh Her (Previously Unreleased Demo)
43. Evol (Previously Unreleased Demo)
44. Wait
45. Heaven
46. Liverpool Tide
47. The Big Guns Called Me Back Again
48. The Nightingale
49. Shaker Aamer
50. Guilty (Previously Unreleased Demo)
51. I’ll Be Waiting ((Previously Unreleased Demo))
52. Homo Sappy Blues (Previously Unreleased)
53. The Age Of The Dollar (Previously Unreleased)
54. The Camp
55. An Acre Of Land
56. The Crowded Cell
57. The Sandman
58. The Moth
59. Red Right Hand
Rispondi