In occasione dell’uscita del nuovo album Gringo Vol.1 (qui la recensione), Off Topic, in un caldo pomeriggio di maggio, ha scambiato due chiacchiere con Ramiro Levy, componente e voce della band italo – brasiliana Selton. Avevamo apprezzato la sua simpatia già in altre occasioni (in particolare qui) e neanche stavolta siamo rimasti delusi, così tra spontaneità e ironia abbiamo carpito qualche notizia in più di questo lavoro in due tempi…
Gringo: una parola strana, che suona gutturale, straniera. E in effetti, i gringo sono proprio gli stranieri, ma non tutti: solo quelli che parlano una lingua diversa, incomprensibile ai locali. Tendenzialmente, per i sudamericani i gringo sono i nordamericani. Ma, come specificano i Selton, gruppo folk rock di origine brasiliana, “per i messicani, i gringo sono gli americani. Per gli argentini i gringo sono gli italiani. Per gli italiani i gringo sono i cowboy. In Perù se hai la pelle bianca, sei un gringo. In Brasile tutti gli stranieri sono gringo.” Un termine dotato di significati plurimi, ai quali si aggiunge quello dato dagli stessi Selton, che hanno appunto intitolato il loro nuovo album, uscito venerdì 10 maggio per Island Records/Universal Music Italia, Gringo Vol. 1. “Volevamo fare un disco che suonasse Gringo. Ecco un altro significato della parola: in Brasile si dice così per descrivere qualcosa difficile da classificare, che sembra arrivato da un altro pianeta. E, dopo tanti anni, la nostra urgenza era quella di fare un disco che fosse rilevante innanzitutto per noi e che non fosse dunque soltanto ‘un altro disco dei Selton’. Per questo abbiamo deciso di usare il tempo a nostro favore e di tornare solo con qualcosa di importante da dire, qualcosa di ‘gringo’.”
Disco X di Daniele Silvestri mi ha colpito. Chi non conosce Daniele? Da L’Uomo col megafono a Salirò ne è passata di acqua sotto ai ponti. Nel frattempo lui è cresciuto, notevolmente, lasciando però sempre una sensazione di nuovo e di fresco. Non è un rivoluzionario, anche se non si è mai ripetuto perché in ognuna delle sue uscite ha provato ad esplorare le infinite sfumature della musica pop alla costante ricerca della canzone perfetta. E di canzoni (im)perfette ne ha scritte molte. Per citare il suo pezzo di Sanremo del ’95, Daniele Silvestri “parla, parla e parla di cose importanti, ma purtroppo i passanti passando distratti, a tratti soltanto sembrano ascoltare il suo monologo”. Dico questo perché nel nuovo e decimo album è presente una raccolta di pezzi di vita; abbiamo di fronte undici frammenti del quotidiano con tutti i suoi problemi, i suoi doveri, le sue sconfitte e le sue vittorie. X è come l’incognita e da buon incipit di questo viaggio sonoro si apre con una voce femminile che recita: “sette verticale, tre lettere, è un’incognita, la seconda è una “C”, che sarà? ICI?” e Silvestri fornisce subito la risposta: “ecco un inizio X di qualche frase X, su questo brano X, che sta su un disco X” e da qui si dipana la matassa e avviene la presentazione di tutti gli ospiti che incontreremo nelle varie tracce del disco (Fulminacci, Wrongonyou, Frankie Hi-Nrg MC, Franco126, Selton, Davide Shorty, Eva, Giorgia ed Emanuela Fanelli).
Il primo concerto dopo un anno e mezzo è un turbinio di emozioni, dalla gioia alla speranza di esserci lasciati tutto alle spalle, fino a un pizzico di tristezza per chi, come il mio amico Marco, li amava tanto i concerti e non potrà più vederli se non da lassù…ed è per questo che, almeno per una sera, il Circolo Magnolia mi sembra l’ombelico del mondo. Giusto ricominciare con i Selton, gruppo brasiliano, ma milanese di adozione, che da sempre ha fatto dell’allegria e dell’inclusione il proprio credo artistico, portando nel capoluogo lombardo quella ventata di festa che è tipica del loro paese di origine. Quale occasione migliore per ripartire e presentare al pubblico l’ultimo album, Benvenuti, uscito lo scorso aprile?
Nella scena pop milanese c’è una band che è giunta nel capoluogo lombardo con una valigia piena di storie. I Selton portano con sé ogni chilometro percorso, dal Brasile a Milano, passando per Barcellona. Per una volta il pop non è relegato a genere commerciale, ma serve a raccontare storie e volti, sensazioni ed esperienze. Continua a leggere “Selton – Manifesto tropicale (Universal, 2017)”→
Invogliato dalle incoraggianti recensioni delle edizioni passate, ho scelto di immergermi per la prima volta nel Woodoo Fest, allestito nell’area feste di Cassano Magnago. Un ottimo e ben organizzato contesto che offre l’occasione di ascoltare buona musica, degustare allettanti proposte della Street Food Parade e apprezzare le offerte delle bancarelle merceologiche presenti.
Arrivo in anticipo per curiosare un po’ e testare le offerte gastronomiche: c’è un ambiente rilassato con un’importante presenza giovanile, non ancora numerosa ma in costante crescita. Continua a leggere “Woodoo Fest – Cassano Magnago, 21 Luglio 2016”→
C’è chi dice che non esiste, chi crede che non sia uno solo, ma di sicuro chi non ha chiuso gli occhi ha visto il paradiso, anzi “Loreto Paradiso”.
Questo è il titolo del quarto disco dei Selton, scritto e prodotto tra l’Italia, il Brasile e l’Inghilterra ed uscito il 18 marzo 2016, grazie al contributo di Federico Dragogna dei Ministri e la guida di Tommaso Colliva.Continua a leggere “Selton – Loreto paradiso (Believe, 2016)”→