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Simone Catena

Reminders – Best of Beach Punk (Venn Records/Wiretap Records, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Simone Catena

I Reminders sono una giovane band inglese, proveniente da una piccola contea sull’Isola di Wight. Il loro percorso abbastanza solido, affonda le radici sulla scena underground punk fresca e originale, toccando corde più commerciali e di rilievo, come il genere indie pop. Dopo il primo squillo nel 2017, con l’ep Water Sports and Major Cities, la band si è fatta le ossa, attirando un pubblico di nicchia, verso la scena adolescenziale del momento. Con questo ricco bagaglio e una sicurezza appresa, il gruppo fa il suo salto definitivo, con quest’album d’esordio dalle sonorità intense e spensierate. Best of Beach Punk disegna un mosaico giocoso, sull’infanzia e la città natale da cui proviene la band, cavalcando un’onda leggera e ben strutturata. Il disco infine viene distribuito per Venn Records (in UK) e dall’etichetta con base a Los Angeles Wiretap Records, per gli USA. 

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Sofsky – Sofsky (Seahorse Recordings, 2022)

R E C E N S I O N E


Recensione di Simone Catena

I Sofsky sono un progetto interessante, che nasce a Lugano in Svizzera. La band è composta da cinque elementi, con diverse esperienze musicali alle spalle, nel loro mondo visionario trasmettono la giusta intensità, per un bagaglio culturale infinito. Nel sound carismatico e d’avanguardia, riescono a spaziare nelle molteplici sonorità e si mescolano ai suoni attuali, fino ad arrivare ai paesaggi cosmici e psichedelici, con una vena artistica vintage a tratti jazz. Il disco d’esordio omonimo, viene prodotto per l’etichetta italiana Seahorse Recordings, ed è senza dubbio una raccolta affascinante, dolce e emozionante, che lascia una speranza importante sulla realtà che stiamo vivendo. 

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Echo Response – Triangles (Pax Aeternum, 2022)

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Recensione di Simone Catena

Il polistrumentista americano Jason Ingalls, in arte Echo Response, apre gli occhi su un percorso psichedelico, creando idee eccellenti, che vengono inserite nell’album di debutto Triangles, prodotto per l’etichetta Pax Aeternum, con sede in California. Nel suo bagaglio culturale, l’artista mette in atto una vera e propria impresa, che comprende un insieme di sonorità nuove e intense, sotto paesaggi mistici e affascinanti. Al primo ascolto, le strutture appaiono complesse, con canzoni che seguono tematiche lunari, a tinte progressive, fino ad immergere l’ascoltatore all’interno di una foresta immensa e fiabesca. 

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Letting Up Despite Great Faults – IV (Heist or Hit Records, 2022)

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Recensione di Simone Catena

Il collettivo di musicisti geniali di Austin Letting Up Despite Great Faults torna sulle scene con un disco fresco e delicato dal titolo IV, che mette in mostra un percorso raffinato e segna la loro crescita interiore e personale. I testi introspettivi del cantante e chitarrista Mike Lee esplorano un sentimento insicuro, sulle varie relazioni della vita di tutti i giorni. Sul sound invece la band mantiene i piedi ben saldi sul genere shoegaze sperimentale, a tratti indie pop classico. Il risultato prende vita sotto paesaggi tristi e orchestrali, per un disco intenso e prezioso. L’album infine viene prodotto per l’etichetta inglese Heist or Hit Records, che nel suo bagaglio culturale, lascia spazio a generi di nicchia, sulla scena indipendente musicale.

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Vonamor – Vonamor (Time To Kill Records, 2022)

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Recensione di Simone Catena

I Vonamor sono un trio italiano molto interessante, nel loro mondo visionario si fonde una cultura musicale fresca e originale, a tratti accattivante, impostata sulle sonorità darkwave e un’atmosfera romantica. La band è composta dalle due sorelle Giulia e Francesca Bottaro, rispettivamente al basso e batteria, a loro si aggiunge il vocalist carismatico . Il loro viaggio inizia a Roma nel 2016, sotto un attento studio letterario e artistico. Nelle loro sonorità vengono inseriti diversi strumenti suggestivi, come il flauto elettrico e il sassofono. In questo album d’esordio omonimo, prodotto per l’etichetta Time to Kill Records, si uniscono anche altri due musicisti di spessore, Francesco Bassoli (chitarre, loop) e Martino Cappelli ( chitarre, mandolino), innalzando il livello tecnico, in fase di registrazione e nelle esibizioni dal vivo. Il risultato è una miscela delicata che gradualmente diventa cosmica e intensa, dai toni letterari emblematici.

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Bye Bye Tsunami – Bye Bye Tsunami (Nefarious Industries, 2022)

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Recensione di Simone Catena

Il collettivo danese Bye Bye Tsunami è un gruppo folle e interessante, nato dalla mente di ragazzi geniali e visionari, alla ricerca di sonorità distopiche. Il loro viaggio si immerge nello studio attento verso il rumore, il caos e il post metal. Per svegliarsi su un nuovo pianeta lontano e futuristico.
Nel primo omonimo lavoro in studio, prodotto per Nefarious Industries, la band con base a Copenaghen, si incontra sotto il periodo pre-pandemia e mette su questo piccolo Ep dalle atmosfere noise incredibili e dai ritmi disturbati. Nel sound oltre alla sperimentazione cosmica, vengono inseriti diversi elementi suggestivi, come il Flaubosax, uno strumento a fiato artigianale, messo in risalto dalla fantasia immensa di Lorenzo Colocci. Infine si aggiungono delle linee vocali robotiche, che innalzano nello spazio urla strazianti. Il risultato è qualcosa di complesso e matematico, che cattura l’attenzione del pubblico, lasciando un’impronta sonora notevole.

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Little North – Familiar Places (April Records, 2022)

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Recensione di Simone Catena

Il giovane trio danese Little North, lascia un’impronta sensazionale sulla scena jazz americana, unendo le due culture musicali, sopra mondi differenti e espansivi. Ad un anno dall’uscita del precedente Finding Seagulls, che li ha lanciati nel sound contemporaneo, si confermano con questo nuovo percorso Familiar Places prodotto dalla sofisticata etichetta April Records, con base a Copenaghen. I paesaggi visionari si espandono nell’aria, con un’energia grezza e corposa, innalzando le composizioni in un vortice delicato e da pelle d’oca. All’interno dell’album danno un forte contributo sonoro, anche alcuni ospiti illustri, come il chitarrista svedese Viktor Spasov e il trombettista Kasper Tranberg. Oltre a questo livello musicale più tecnico e di spessore, rimane l’essenza personale del trio, che disegna paradisi profondi e tematiche struggenti da tenere d’occhio.

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Green Desert Water – Black Harvest (Small Stone Records, 2021)

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Recensione di Simone Catena

Il trio psichedelico Green Desert Water, torna sulle scene con il terzo album in studio, un lavoro classico e intenso al punto giusto. La band nasce a Oviedo in Spagna, sotto atmosfere ruvide, avvolte da un deserto cosmico a tinte blues. Nel nuovo disco Black Harvest, prodotto per l’etichetta statunitense Small Stone Records, con base a Detroit, troviamo tutto il nucleo carismatico e melodico di questo collettivo. Nelle sonorità si sviluppa, un percorso magnetico, che conferma la scia eccellente del precedente Solar Plexus (2018). Le composizioni in stile heavy rock, si accendono in strutture classiche e mature, lasciando spazio a un sound moderno e orecchiabile.

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Flares on Film – About War, Love and Electricity (Lift Records, 2021)

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Recensione di Simone Catena

Il progetto Flares on Film torna alla luce con questo terzo disco in studio, il primo sotto una nuova etichetta, la Lift Records che, con cura e attenzione, avvolge tutte le sonorità elettroniche e d’avanguardia del panorama underground. La band nasce nel 2015 a Bari, con le idee ben chiare, cercando di trasmettere con i propri brani, un percorso sospeso e ricco di vibrazioni. In questo nuovo lavoro About War, Love and Electricity, si mette in risalto una tecnica sopraffina e un gusto personale da brividi. Le sonorità prendono vita sopra paesaggi astratti, con tematiche interessanti che vanno dal periodo anni 90 fino alla chill-out, su uno stile moderno e psichedelico. L’album con il suo insieme di suoni digitali, synth delicati e strutture sensibili, vuole raccontare una routine di tutti i giorni e il continuo conflitto tra il bene e il male. Per poi lasciarsi andare, senza mai arrendersi. Un viaggio intenso e introspettivo, che tocca nel profondo del nostro cuore.

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