R E C E N S I O N E
Recensione di Stefania D’Egidio
Qualcuno ha detto che il rock’n’roll non cancella i problemi, ma ti consente di ballarci sopra: ecco, i Faz Waltz sono il gruppo giusto per scacciare dalla mente i pensieri negativi; nati nel 2007 dalla mente di Faz La Rocca, voce, chitarra e piano, il trio di Cantù vede al basso Diego Angelini e alla batteria Marco Galimberti. Tra le realtà più belle dell’underground italiano, la band ha già otto album alle spalle e centinaia di concerti in giro per l’Europa e negli States, con la partecipazione, nel maggio 2019, ad una serata evento al Punk Rock Bowling di Las Vegas in compagnia di grossi nomi del calibro di The Hives, Rancid, The Specials, Descendents, Damned e Undertones. Se conoscete la stazione radio americana SiriusXm forse vi sarà capitato di sentirli perchè Dj Rodney Bingenheimer è uno che di buona musica se ne intende eccome, essendo stato il primo a scoprire gente come Ramones, Blondie, Sex Pistols, Joan Jett e Guns’n’Roses, in Italia li avrete visti invece nei locali di Milano e hinterland o in apertura ai Dropkick Murphys a Pisa nel 2015.

Lo scorso 8 aprile sono tornati con l’album On The Ball per Spaghetty Town/Surfin’Ki, preceduto dal singolo Hot Cold Fever, a distanza di due anni dal precedente Rebel Kicks, con una copertina in bianco e nero che fa da biglietto da visita, per i tre, in versione Teddy Boys, capelli impomatati e auto rigorosamente vintage; un look che strizza l’occhio all’epoca d’oro del rock’n’roll made in U.S.A.: se, infatti, Rebel Kicks evocava i fasti del glam e dell’hard rock, con questo lavoro La Rocca bussa direttamente a casa di mostri sacri come Chuck Berry e Little Richard. Poco meno di trenta minuti per un totale di undici brani, ma trenta minuti davvero di fuoco in cui è praticamente impossibile restare fermi: un album tutto da ballare, dall’inizio alla fine, fatta eccezione per il brano di chiusura, Shining Teeth, una meravigliosa ballad di beatlesiana memoria. Il sipario si alza con Hot Cold Fever, il primo singolo estratto dal cilindro, pezzo scatenatissimo in cui chitarra, basso, batteria e pianoforte fanno a gara a chi va più veloce e la memoria mi riporta al mitico locale di Alfred in Happy Days.
Stesso andazzo per Shame On You, con un assolo di chitarra al fulmicotone e Faz che si conferma un vero e proprio mattatore.

Non c’è un attimo di tregua perchè le note scorrono rapide anche in Cold Touch e nel classicone blues She’s Mine. Non è roba per vecchi, ci vuole il fisico per stare dietro al power trio di Cantù: Fool For Your Love metterà a dura prova la vostra resistenza, potrete rifiatare solo alla sesta traccia, Empty Hands, ballad dal sapore un pò nostalgico, ma solo per pochi minuti di apparente calma perché la successiva Soon I’m Gone vi riporterà subito in pista con i suoi ossessivi accordi di piano, mentre in Hungry Man vi sembrerà di tornare al cospetto del grande Elvis. La nona traccia della tracklist, Love Time Bomb, è sicuramente il brano più glam di questo lavoro ed evoca artisti del calibro di Marc Bolan, mentre la successiva Lotta Lovin ha la stessa potenza dela scarica di un defibrillatore.

Questa ottava fatica dei Faz Waltz merita il massimo dei voti per l’energia positiva che sprigiona e giunge come una panacea dopo due anni di pandemia e dopo queste ultime settimane di pura follia in cui il mondo sembra essere ripiombato nell’oscurità dei totalitarismi.
Per chi fosse in zona il 22 aprile c’è la possibilità di partecipare al Release Party di On The Ball presso il Joshua Blues Club di Albate (Co): quale migliore occasione per farsi “pettinare i capelli” dalla potenza dei decibel di Faz e soci?
Voto: 10 e lode
Tracklist:
01. Hot Cold Fever
02. Shame On You
03. Cold Touch
04. She’s Mine
05. Fool For Your Love
06. Empty Hands
07. Soon I’m Gone
08. Hungry Man
09. Love Time Bomb
10. Lotta Lovin
11. Shining Teeth
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