R E C E N S I O N E
Recensione di Aldo Pedron
Costanza Alegiani, romana, si è laureata con il massimo dei voti in Musica Jazz al Conservatorio di Frosinone e in filosofia alla Sapienza di Roma, rispettivamente con una tesi su Carla Bley e su Albert Camus. Ha studiato canto jazz con Diana Torto, tra gli altri, e ha poi approfondito la sua tecnica vocale con Sabine Meyer, per la musica contemporanea, e con Angela Bucci per la musica barocca. Da sempre interessata a progetti interdisciplinari, si è confrontata spesso e volentieri col teatro, la danza e la letteratura. Tra le altre cose è stata autrice e leader di un intrigante progetto, Fair Is Foul And Foul Is Fair, imperniato su musiche di Giuseppe Verdi e realizzato in occasione del bicentenario verdiano con musicisti del Conservatorio di Bruxelles.

Folkways è il nuovo album della cantante e compositrice Costanza Alegiani, pubblicato il 18 giugno 2021 dalla etichetta romana Parco della Musica Records. L’uscita del nuovo CD è stata preceduta da due singoli It Ain’t Me Baby e When I Was A Young Girl, brano quest’ultimo da cui è stato realizzato anche un video diretto dalla regista Loredana Antonelli. Un’artista colta, intelligente, assai preparata, che propone un repertorio di brani originali e tradizionali ricchi di storia, ai quali riesce a donare nuova luce, tonalità e sfumature di colore, grazie a un linguaggio originale e ad arrangiamenti che alternano liricità acustica a momenti più elettrici.
Folkways è un disco di canzoni identitarie, sul folk che diventa mito. Un manifesto di appartenenza a una tradizione epica, radicata in un’America senza più luogo. La genesi di questo suo terzo album dopo Fair Is Soul And Soul Is Fair del 2014 e Grace In Town del 2018 risponde ora alla consapevolezza di un profondo legame con quella letteratura musicale i cui temi toccano sentimenti e stati d’animo personali ma al tempo stesso universali e, comunque in grado di illuminare la contemporaneità. Sentimenti che gli appartengono, anche molto scomodi, dando voce a visioni e paure, immagini oniriche, ricordi, confessioni, ma anche a speranza e libertà. Tra le proprie influenze e tra i suoi riferimenti musicali ci sono nomi tutelari del folk e del cantautorato come Joni Mitchell, Joan Baez, Richie Lee Jones, Leonard Cohen, Johnny Cash, così come interpreti illustri quali Barbara Dane, Jacob Niles e Odetta. Non mancano due autori classici della letteratura americana, Edgar Lee Masters ed Emily Dickinson che compaiono qui con le loro poesie tra gli autori dei testi delle canzoni.
Bellissima la cover di It Ain’t Me Baby di 5 minuti di Bob Dylan mentre When I Was A Young Girl è un traditional di cui si conoscono le interpretazioni di Barbara Dane, Nina Simone e Fiest e vuole essere un omaggio a tutta la tradizione folk a cui l’album è interamente ispirato. The Ice Skater è una sconosciuta melodia tradizionale irlandese così come Lonesome Valley, con la solitudine dello spirito è una vecchia ballata di Woody Guthrie. I Felt A Funeral In My Brain, il senso della fine e in prossimità della fine è musicata da Costanza Alegiani con le liriche di Emily Dickinson. Carry Me Home è una composizione per quanto riguarda la musica di Fabrizio Sferra (la musica), uno dei batteristi più agguerriti sulla scena jazzistica europea che però, in questo caso, si allontana dal suo più classico universo sonoro per seguire in questo nuovo progetto Folkways, un titolo che rappresenta un omaggio allo Smithsonian Folways Recordings, il più grande archivio al mondo del genere, folk, una poetessa e jazzista come Costanza Alegiani. Carry Me Home è anche un momento decisamente free-jazz con il sax tenore in particolare evidenza. In chiusura Last Blues Of Benjamin Fraser, la confessione di un assassino senza castigo, con musicista della nostra artista e jazzista romana su testo e versi di Edgar Lee Masters (1868-1950), poeta, scrittore e avvocato, noto soprattutto come l’autore dell’Antologia di Spoon River.

Sostengono in pianta stabile il canto di Costanza Alegiani, dotata di una splendida voce, Marcello Allulli al sax tenore e basi elettroniche, Riccardo Gola al contrabbasso, basso elettrico e componenti elettronici e due ospiti d’eccezione come Francesco Diodati alla chitarra in tre brani e Fabrizio Sferra alla batteria in quattro pezzi (Walkin Dream, When I Was A Young Girl, Lonesome Valley e Carry Me Home). Un viaggio da considerarsi come un trip nel passato e nella tradizione musicale degli Stati Uniti e con radici jazz e folk soprattutto. Alla ricerca di nuovi sentieri, nuovi ritmi, nuove sonorità e la bellezza di versi di letteratura introdotti e mischiati, miscelati nel jazz più intellettuale ma ugualmente vivo e vegeto. Un album introspettivo in cui Costanza Alegiani diventa attrice, storyteller, folk-singer, jazz-singer e al tempo stesso interprete di questo mondo, rendendo vive e palpabili le emozioni dei vari personaggi, seguendo ritmo e accenti dei loro monologhi.
Tracklist:
It ain’t me babe
Waking dream
When I was a young girl
The ice skater
Lonesome Valley
I felt a Funeral, in my Brain
Carry me home
Tender is the night, tonight
The last Blues of Benjamin Fraser
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