R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Claudio Fasoli è sassofonista, compositore, docente che collabora con riviste musicali scrivendo testi teorici, articoli e recensioni. Nato a Venezia ma milanese d’adozione è in attività dal 1970. La sua popolarità gli giunge quando inizia a far parte del quintetto Perigeo, uno dei gruppi più celebri in assoluto di sperimentazione jazz negli anni 70, assieme a Franco D’Andrea e Giovanni Tommaso e realizzano molti dischi superbi ed interessanti per la RCA che tuttora sono assai ricercati dai collezionisti. Una band che si fa notare ed apprezzare oltretutto con un numero infinito di performance dal vivo. La band si scioglie nel 1978. Claudio Fasoli insegna alla Civica scuola di musica “Claudio Abbado” di Milano.

Dagli anni 80 inizia a collaborare sempre più assiduamente con musicisti della scena internazionale come Bobo Stenson, Lee Konitz, Henri Texier, Mick Goodrick, Jean-François Jenny Clark, Aldo Romano, Giorgio Gaslini, Kenny Wheeler, Bill Elgart, Manfred Schoof, Michel Pilz, Palle Danielsson, Tony Oxley, Dave Holland, Mario Brunello e molti altri ancora. Suona oltre che in Italia, anche in Francia, Svizzera, Jugoslavia, Polonia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Finlandia, Irlanda, Inghilterra, Cuba, Usa, Turchia, Canada, Messico.

Dall’iniziale Eskimo Fakiro Trio con Claudio Fasoli, Bruno Biriaco alla batteria e Giorgio Azzolini al basso con ospite speciale Franco D’Andrea (Carosello, Cle 21036), uno dei migliori album in assoluto, a quei tempi, entro i confini nazionali, Claudio Fasoli ha macinato una discografia importante di almeno una quarantina di album a suo nome (1978-2020) con l’aggiunta di musicisti ed ospiti illustri ed oltre una ventina di collaborazioni (1971-2020) in dischi di altri musicisti importanti.

Per la Abeat Records si tratta del suo sesto album dato che in precedenza aveva già pubblicato per l’eccellente etichetta discografica di Solbiate Olona (Va) di Mario Caccia: London Tube (2014) a nome Claudio Fasoli Four, Inner Sounds (2016) come Claudio Fasoli Double Quartet, Haiku Time (2017) con il Claudio Fasoli Samandhi Quintet, Selfie del 2018 (Claudio Fasoli N.Y. Quartet) e The Brooklyn Option (2019) in quintetto come Claudio Fasoli 5et. Claudio Fasoli ha la peculiarità e quell’approccio ostinatamente essenziale che sa sempre garantire la coesistenza di semplice e complesso in una struttura frattale, irregolare ma accurata con l’unico scopo di comunicare. Un musicista che riesce a portare il suo suono inconfondibile, chiaro ed espressivo come una lama di luce, a qualsiasi avventura musicale. La voglia di percorrere sempre strade che deviassero dall’ovvietà del già conosciuto non è mai venuta meno a questo musicista libero e di grande cultura.

Next è invece il nuovo progetto in cui l’elettronica ha ampio spazio sul piano evocativo e anche ritmico, un gruppo in cui la chitarra elettrica di un veterano come Simone Massaron caratterizza il proprio linguaggio mediante un impegno timbrico ampio e vario, imprevedibile, sviluppando un discorso musicale caratterizzato da ondate sonore ricche di enfasi e di pregnanza espressiva. Il supporto acustico del contrabbasso di Tito Mangialajo Rantzer apporta invece una saggezza definita e sapiente, con un suono di forte solidità dal ricco bagaglio linguistico. Stefano Grasso, uno dei migliori giovani talenti della batteria, crea connessioni ritmiche razionali, ma anche nervose e dialettiche arricchendo il panorama sonoro del quartetto con efficacia ritmica e scelta timbrica, intessendo un tappeto percussivo magico e stimolante. Next, in cui ogni brano sembra vecchio e nuovo allo stesso tempo, rivolto senza esitazioni verso il futuro ma contemporaneamente con i piedi ben saldi all’interno di una linea stilistica per precisa, si conferma come una sperimentazione continua, una ricerca incessante, una creatività inesausta che segnano la musica di Claudio Fasoli e lo situano ai vertici del jazz internazionale e della musica di ricerca.

Claudio Fasoli sassofonista soprano e tenore, crea situazioni e soluzioni sonore di grande impatto emotivo. In Next si percepisce sensibilità, racconti, creatività, immaginazione, improvvisazioni, invenzioni. 10 brani, tutte composizioni originali di Fasoli dai titoli corti e atipici: Russell Square, 99 Ryerson St. Xas, Extatisk, Ray, Eso, Ali, Arcana, Sax, Mix. Nell’iniziale Russell Square di oltre 7 minuti si parte con alcuni rumori e dissonanze totalmente free ma con l’entrata del sax di Claudio Fasoli il registro cambia e l’atmosfera è coinvolgente e al tempo stesso riflessiva con contrabbasso e batteria appena accennati e con brevi ma significativi assoli. 99 Ryerson St. presenta momenti meditativi ed accenni free, musica libera e fuori dagli schemi con frammentazioni ed irregolarità di ritmo e metrica con il sax liberatorio e la batteria incalzante. In Extatisk gli iniziali fraseggi melodici lasciano il passo all’atonalità che arriva al rumorismo e a giochi sperimentali con il sax in grande evidenza. Arcana è un paesaggio sonoro con il sax a conferma della creatività inesausta di Fasoli sempre in costante esplorazione di incessanti e prolungate melodie e musica decisamente di ricerca.

Un album caratterizzato da melodie e propulsione ritmica in cui si sovrappongono anche a pause, intervalli e armonie dilatate. Un disco inciso e mixato agli Artesuono Recording Studio di Cavalicco (Udine) il 17, 18 e 19 maggio del 2021, da ascoltare a mente sgombra, senza pregiudizi o aspettative e probabilmente resterete piacevolmente stupiti e catturati dal suono e dal campo magnetico di emozioni creato da Next.

Tracklist:
01. Russell Square
02. 99 Ryerson St.

03. Xas
04. Extatisk
05. Ray
06. Eso
07. Ali
08. Arcana
09. Sad
10. Mix