R E C E N S I O N E
Recensione di Roberto Bianchi
Sono passati quattro anni da All’Italia (qui la recensione), splendido album tematico. Tanta acqua è passata sotto i ponti, trasportando dolore, sofferenza, paura e grandi incertezze: una dura prova per tutti noi, protagonisti involontari di un pessimo film fanta-horror. C’è chi si è chiuso in sé stesso e chi, con grande forza, è riuscito a dare il meglio, amplificando la propria creatività. Massimo Priviero è stato bravissimo a ottimizzare il forzato isolamento scrivendo delle bellissime canzoni e regalandoci qualcosa di Essenziale, di nome e di fatto. Il progetto è nato lo scorso anno, con l’idea di realizzare un album acustico, minimale, con l’esclusivo utilizzo di chitarra e voce: Massimo si è isolato nello studio MPC di Caravaggio con il polistrumentista Riky Anelli incidendo le basi di Essenziale, ma nel divenire le canzoni sono state arricchite con l’utilizzo di altri strumenti e suoni, che hanno nobilitato la bellezza delle parole.
Il brano d’apertura, Redenzione, sintetizza le premesse: le parole sono molto dirette, fotografiche ma al contempo poetiche. La prima parte è molto scarna: la voce potente e cadenzata raggiunge la nostra testa, scaldandoci il cuore, la chitarra traccia un deciso solco. A poco a poco altri gli altri strumenti si insinuano arricchendo il tappeto sonoro: percussioni, archi, organo e intense armonie vocali regalano alla traccia un’impronta epica. “La mia voce è nel vento e la senti anche tu Apri anima e testa per sentire di più”.
Imbattuto ha una struttura più tradizionale, caratterizzata da una riuscita armonia e da un testo coinvolgente: una ballata di classe con pianoforte, Hammond, chitarre e percussioni in bella evidenza. “Avrai torto oppure ragione, Ognuno di noi ha la verità sua”.
Rinascita è un momento toccante, che racconta con tocco lieve la malattia del secolo. Anche qui l’inizio è rarefatto, ma gli strumenti si aggiungono strofa dopo strofa. Il magico violino di Michele Gazich e la calda voce di Massimo ci trasportano in una realtà sofferta, restituendo profonde emozioni. “Ci sentiamo presto adesso lo so, Ho tanto da dirti ti racconterò, Domani vedrai sarà il giorno che mi rialzerò”
Tutto è Possibile è un ritorno al passato; un omaggio agli amori di sempre con citazioni musicali e verbali. Siamo al cospetto di una riuscita ballata elettrica, ritmata e coinvolgente con chitarre e pianoforte in evidenza. “Conta solo ciò che fai non certo quello che hai, Quello che non ti uccide ti renderà più forte” Amore Senza Fine racconta una storia della Val Brembana che mette a nudo dolore, emozioni, paure e puri sentimenti. Le parole sono semplici e dirette, come si addice a un uomo di montagna, i suoni hanno radici folk e mettono in risalto la fisarmonica di Riccardo Maccabruni. Affascinante la chiusura strumentale, con una struttura molto cinematografica. “Spero d’esser stato un uomo buono, E quando avrò sbagliato tu lo sai”.
Il rock italico si riaffaccia con prepotenza in Bella Vita, momento di pura energia e trasporto. “Bella vita chi sei scorri dentro alle vene, Dammi la forza di andare avanti per quello che vale”.
Abbi Forza è un mantra elettrico con un testo molto bello e incisivo; la base musicale è in costante evoluzione e si conclude con un tripudio di chitarre. Il legame con Working Class Hero di John Lennon è molto forte. “Decidi puoi essere idiota e contento anche tu, Drogarti per bene di social di scemi e tv, Oppure potrai dire che sia tutto quello che sarà”.
Quello che non ti saresti aspettato di sentire è racchiuso tra le parole e le note di Tutte Le Volte, una delle poche canzoni d’amore scritte dall’Artista, un ispirato gioiello autobiografico che esalta le intime emozioni e celebra l’importanza fondamentale di chi cammina al tuo fianco. La melodia volutamente retrò valorizza ulteriormente la composizione. “Tutte le volte che guardo nel fondo degli occhi tuoi, Ti direi solo non mi dire mai che forse un giorno tu te ne andrai, Tutte le volte che mi dirai cos’hai che cosa c’è, Io ti dirò lo sai che c’è è che sono innamorato di te”.
Un Solo Popolo è una dichiarazione di fede che attinge nella parte iniziale dal sermone Il Discorso Della Montagna. Il testo è molto intenso ed espressivo, intriso di cristallina poesia. “Sian beati i miti sian padroni della terra, Splenda in alto il sole sulla via, Abbiano grande fiato per poi scalare il cielo, E per bussare anche alla casa tua”.
Massimo si mette a nudo con la conclusiva Paradiso, un immaginario dialogo con il padre, scomparso quando l’artista era poco più che ventenne, al quale racconta con il cuore in mano la propria vita. Un incontro intenso e sereno che conferma la profondità di un legame mistico e indissolubile. Chitarra e voce alle quali si aggiungono in punta di piedi armonica, dobro, fisarmonica e archi che creano una magica atmosfera. “Ci sarà un mare da guardare insieme ed un bicchiere del vino più buono, E quando il sole poi se ne va via l’unica stella sarà mia e tua, L’unica stella sarà mia e tua”.
Oltre ai musicisti già citati, in studio sono intervenuti i fedelissimi Alex Cambise alle chitarre, Oscar Palma alla batteria e Fabrizio Carletto al basso. Altri ospiti: Giorgio Cordini, bouzouki e mandolino e Giancarlo Galli, charango e chimes. Le storie raccontate esprimono in maniera forte e decisa i solidi valori di Massimo Priviero che, oltre ad essere un grande artista è un uomo con una elevatissima sensibilità. Essenziale va ascoltato con grande attenzione, per assimilare i bellissimi suoni e le convincenti parole, che danno vita ad un disco di qualità superiore, assolutamente imperdibile!
Tracklist:
01. Redenzione
02. Imbattuto
03. Rinascita
04. Tutto Possibile
05. Amore Senza Fine
06. Bella Vita
07. Abbi Forza
08. Tutte Le Volte
09. Un Solo Popolo
10. Paradiso
23 novembre 2021 at 12:37
Ottimo lavoro! Bravissimo Massimo Priviero!