R E C E N S I O N E


Articolo di Sabrina Tolve

Sono trascorsi sette anni da Endkadenz e dopo ben sette anni possiamo finalmente godere del settimo album dei Verdena.
Se volessi veder magia nel numero sette, potrei fare un lungo elenco di coincidenze e significati, ma tenterò di darmi un contegno dicendo semplicemente che il sette è il numero della completezza in diverse culture, e ad è alla completezza che ho pensato quando ho ascoltato Volevo magia per la prima volta.
C’è tutta la struttura musicale, canora e lirica a cui i Verdena ci hanno abituati; c’è una completezza e un ritrovarsi continuo nei versi, ci sono tematiche che tornano come topoi, dinamiche, timbri, arrangiamenti cui i Verdena ci hanno abituato e viziato. E poi c’è un mondo nuovo, a metà tra il rassegnato e lo strafottente, c’è tutta una nuova ambientazione bucolica e selvaggia. Nuove esperienze, nuovi esperimenti, nuovi approcci ad eventi e fenomeni fisici, nuovi rituali.

C’è una maturità diversa in quest’album, quasi i Verdena non debbano più dimostrare niente a nessuno: hanno scelto il loro percorso e lo stanno seguendo senza lasciarsi trasportare indietro, ormai liberi da critiche e congetture. E di fatto lo dimostrano i diversi sold out: il CD autografato in esclusiva per Amazon, il doppio LP autografato in esclusiva per lo store Universal, il doppio LP colorato e numerato in esclusiva per Discoteca Laziale, e le date del tour a Bologna, Firenze, Torino, Milano e Roma.
Sembra incredibile ma non lo è.

Il trio di Bergamo è cresciuto e va riconosciuto ma non possiamo dimenticare che la band è attiva da quasi trent’anni e che l’album d’esordio è del 1999. C’è di fondo, io credo, una libertà nuova e conquistata, in Volevo magia.
Ma come il titolo suggerisce, c’è anche una voglia di prodigio, di incanto, di una forza creatrice che prima non c’era, o era assente, o semplicemente nascosta altrove e che adesso è stata rivelata.

Pascolare e Crystal Ball forse indagano questa analisi meglio di altri brani, ma il senso di tutto esplode con veemenza in Volevo magia che sembra voler risvegliare tutti gli istinti presenti nell’animo umano.
C’è da dire comunque che ogni traccia ha la sua propria personalità: da Chaise Longue a Nei rami, si può trovare in ognuna la sua peculiarità, come se niente in quest’album sia stato dato per scontato.

Volevo Magia sorprende, conferma, sobilla, seduce.
Quello che ci aspettavamo, e forse di più.

Tracklist
01. Chaise Longue
02. Paul e Linda
03. Pascolare
04. Certi Magazine
05. Crystal Ball
06. Dialobik
07. Sui Ghiacciai
08. Volevo Magia
09. Cielo Super Acceso
10. X Sempre Assente
11. Paladini
12. Sino a Notte (D.I.)
13. Nei Rami


Photo © Paolo De Francesco