R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Costanza Alegiani è una bravissima cantante e compositrice romana, tra le più interessanti del neofolk italiano, attiva principalmente nell’ambito della musica jazz contemporanea e della musica d’autore. Allieva, tra gli altri, di Roger Treece, Marco Tiso e Bruno Tommaso.
Il fatto di saper interpretare con una voce personale materiale musicale preesistente
è un linguaggio musicale che per lei rappresenta un luogo ideale.
Costanza giunge al suo quarto album dopo Fair is Foul and Foul is Fair del 2014, Grace In Town del 2018 con Fabrizio Sferra e Folkways del 2021 (trovate la mia recensione qui)

Ora la cantante dedica interamente il suo nuovo disco Lucio Dove Vai? a Lucio Dalla.
Lucio Dalla lo ricordiamo aveva un talento smisurato, un personaggio inimitabile, irresistibile e indecifrabile per la sua vocazione naturale ad essere universi molteplici, il principe e al tempo stesso il vagabondo, per usare una sua citazione. Il suo è un canzoniere pieno di capolavori, alcuni famosissimi altri nascosti tra le pieghe di un repertorio straordinario.

Il progetto Lucio Dove Vai? nasce inizialmente in radio, il 1° marzo del 2022, grazie a un’intuizione del musicista e giornalista Valerio Corzani che coinvolge Costanza Alegiani per uno speciale su Dalla, su radio3, proprio dal titolo Lucio Dove Vai?  A quell’esordio radiofonico, segue il desiderio di riprendere altri brani, rifinire gli arrangiamenti e fissare tutto nel disco che viene ora pubblicato su CD e in digitale.

Come racconta la stessa Costanza Alegiani “questo album vuole essere la fotografia di un anno vissuto insieme alla voce e alla musica di Lucio Dalla; un nucleo di canzoni fatte di poesia e libertà, che mi hanno trasportata in volo fino a una casa ideale dove non ho mai vissuto, ma che ho sempre conosciuto, come nei sogni più intimi. Ognuna di queste canzoni conserva un’anima irriducibile, senza compromessi, anarchica; e ognuna restituisce una storia dove le parole hanno il potere della poesia, che le tramuta in sogno, in bambino, in animali, in desideri, in uomo e donna, in mare. Il mare profondo che Lucio Dalla amava moltissimo, a cui ha dedicato alcune fra le sue note più ispirate. Un mare di pensieri e spazi ancora insondati, che lascia la domanda ‘Lucio dove vai? ancora aperta, un’eco che risuona, in quella luce del tramonto.

Impreziosito dalla foto in copertina di Luigi Ghirri, la Alegiani ha coinvolto nuovamente il suo trio Folkways, composto da Marcello Allulli al sax e live electronics e Riccardo Gola al contrabbasso, basso synth e live electronics. Non mancano ospiti eccellenti come Antonello Salis alla fisarmonica in La casa in riva al mare e Due Ragazzi e Francesco Diodati alla chitarra in Carmen Colon e Il Coyote.
Lo dico subito io ho amato il Lucio Dalla clarinettista della Rheno Dixieland Band di fine anni ’50 e nel 1960 in cui militava anche il regista e amico Pupi Avati, il suo momento con i Flippers (1962) dove incomincia a usare lo scat e poi il suo periodo beat (anni ‘60) e le canzoni: Quando Ero Soldato (1966), Il Cielo (1967), Lucio Dove Vai (1967), Cos’è Bonetti (1968) ma Costanza Alegiani pur pescando da brani del periodo successivo, del Lucio Dalla cantautore altamente ispirato riesce a metterci anima e core, arrangiamenti originali, jazz moderno e divagazioni e elucubrazioni musicali decisamente riuscite.


Otto tracce e canzoni scelte dal repertorio degli anni ’60 e ’70. Un progetto speciale che rivisita alcune canzoni della prima stagione di Lucio Dalla (Anna Bellanna, La casa in riva al mare e Lucio dove vai) e che affronta il vasto capitolo della produzione discografica legata alla collaborazione con il poeta Roberto Roversi (tra cui La canzone di Orlando, Il Coyote e Anidride Solforosa).

Apre le danze La canzone di Orlando (Lucio Dalla – Roberto Roversi) tratta dall’album su RCA di Lucio Dalla Il giorno aveva cinque teste del 1973. Il testo recita così:”Se tutti i monti fossero seminati a grano, se i cavalli in branco ritornassero al piano, volando tra erbe e fiori, Io, raccontando i miei amori avrei ancora vent’anni anser, anser che va.
Già con i brani successivi, Carmen Colon di oltre 5 minuti dove si mostra l’anima e la forza di un blues suadente nel racconto di un dramma di cronaca nera e La casa in riva al mare (5 minuti tondi), Costanza Alegiani (voce e tastiere) accompagnata principalmente dal contrabbasso e in chiave jazz spicca voli pindarici dando una nuova vita alle canzoni di Dalla. Anidride Solforosa è un canto popolare che racconta il cambiamento delle nostre città negli anni ’70, Due Ragazzi è il racconto di vita e di speranza mentre Anna Bellanna è un saggio malinconico del Lucio Dalla più intimista.

Un repertorio quello di Lucio Dalla a cui Costanza Alegiani riesce a donare nuova luce, tonalità e sfumature di colore.

Tracklist:
01. La canzone di Orlando
02. Carmen Colon
03. La casa in riva al mare
04. Lucio dove vai?
05. Il coyote
06. Anna Bellanna
07. Due ragazzi
08. Anidride solforosa