R E C E N S I O N E


Recensione di Sabrina Tolve

Diaspora è il secondo album di Udde, il polistrumentista sassarese ora residente in Grecia, e rappresenta un’opera che va ben oltre la semplice creazione musicale. Come tutti ormai sapranno, l’idea che ha dato vita a questo album ha origine nel lontano 2014, quando Udde è stato colpito dall’’immagine che è poi diventata la copertina dell’album. Quest’immagine, una sorta di illusione visiva, ha ispirato Udde per anni, portandolo a scrivere oltre 30 tracce e numerose bozze per catturare e sintetizzare quel fascino effimero e impalpabile. Durante il processo creativo di Diaspora, Udde si è liberato delle restrizioni e dei vincoli formali autoimposti, permettendo alla sua musica di essere plasmata esclusivamente dalla suggestione originale e dalle note. L’album è un viaggio attraverso illusioni verticali di elevazione e abbattimento, alternando istanti fantastici e pacifici a interruzioni più incisive e vivaci.

La forma canzone viene manipolata e distorta per adattarsi al disegno più ampio e al tragitto più lungo dell’album. Le undici tracce che compongono Diaspora sono strattonate dalle spinte dei sintetizzatori e dai colpi delle percussioni, avvolte dalle voci alterate e dai mellotron, creando armonie lunari e bagliori psichedelici. Inoltre, Udde ha scelto di cantare in italiano, aggiungendo un ulteriore livello di profondità e intimità alla sua musica.
La traccia iniziale, AHO dà l’imprinting all’intero album, introducendo l’ascoltatore al mondo sonoro che lo attende; seguono Elefante Europeo e Luci che con dolcezze inquietanti o ritmi più accessibili si rifrangono su testi evocativi e profondi, tra dispersioni emotive e ritratti di città che diventano costrizione. In Transumanza esplode il tema della migrazione attraverso note struggenti e dissonanze. Come Stai è similmente drammatico ma ha elementi pop misti a synth, stessi elementi che risuonano in Ostile. Il Trieste è forse il gioiello dell’album, un’esperienza psichedelica e avvolgente che incanta. In Dove Sei giocano dissonanze e percussioni, Anno Scorso sembra seguire i passi di AHO in un’accennata circolarità.
Punto Nemo, che chiude l’intera opera, ha una prospettiva aliena, è un viaggio cosmico – ma è anche contemplazione e accettazione.

Diaspora è un album che sfugge alle definizioni convenzionali e si muove tra pop ed alternative, offrendo all’ascoltatore un viaggio sonoro unico e originale. Pubblicato per l’etichetta PNR, Diaspora è una testimonianza della continua ricerca artistica di Udde e della sua capacità di trasformare suggestioni visive ed emotive in musica avvolgente e coinvolgente. Questo suo secondo progetto è davvero ricco di sfumature e profondità ed ogni traccia contribuisce, con la sua struttura e la sua trama,  a creare un’esperienza complessiva davvero memorabile.

Tracklist:
01. AHO
02. Elefante Europeo
03. Luci
04. Transumanza
05. Come Stai
06. Ostile
07. Il Trieste
08. Ho Stile
09. Dove Sei
10. Anno Scorso
11. Punto Nemo

Photo © Chiara Porcheddu