L I V E – R E P O R T


Articolo di Riccardo Provasi

Nella periferia sud di Milano, si trova Santeria Toscana 31, un posto caro a tutti coloro che amano davvero la musica. Una lunga fila persone è già ammassata un’ora e mezza prima dell’inizio: sono i fan dello storico cantante dei Litfiba, Piero Pelù, fresco di un nuovo lavoro discografico Deserti.
Ormai la sera sta lasciando il posto alla notte, il sole tramonta, la gente finisce di bere e si prepara ad entrare nella sala concerti. Non è solo un concerto: è il ritorno di un grandissimo lottatore che dopo uno dei momenti più difficili della sua vita ha deciso di tornare a cantare e a cantarci le sue emozioni e le sue sensazioni, senza rinunciare per nessun motivo alla grinta che lo ha sempre contraddistinto. Purtroppo, diversi problemi tecnici ritardano a oltre le 22 l’inizio del live, alzando drasticamente il livello di tensione in sala, mentre il pubblico comincia a scaldarsi e reclamarlo a gran voce.

Una volta risolta ogni problematica, Piero Pelù si mostra nettamente in forma, protetto da due solide cuffie non lo ferma nessuno. Capisco subito una cosa: è bello stare in pubblico di veri appassionati e di vere fan che conosco ogni pezzo, sanno cantare ogni singola strofa e sono a pochi centimetri dal proprio idolo. Oltre al fatto che intere famiglie sono al concerto, da gente della generazione dei Litfiba, a genitori coi bambini piccoli.
A sostenere la performance vocale di Piero Pelù e ad accompagnarlo in questo eroico ritorno alle scene vi sono degli strumentisti eccezionali, con cui è evidentissima la coesione col cantante, figlia non solo di ore di sala prove, ma di anni di palchi condivisi. Grandissima prova vocale per Pelù, che con una tecnica impeccabile, una voce calda e potente e una presenza assolutamente da protagonista, ci regala un vero e proprio momento di rock’n’roll.
La scaletta, seppur breve, contiene tutto ciò di cui un vero fan ha bisogno: le novità, le hit, le chicche, Piero Pelù ci trascina in un’ora di puro rock’n’roll, in cui si alternano nuove perle come Picasso, Cuore maledetto o Baraonde a vecchie (leggendarie) glorie come El Diablo e Bomba Boomerang. Anche ascoltando brani di alcuni decenni fa, veniamo accompagnati dalla grinta e dalla voglia di scatenarsi del cantante toscano per una buona oretta, prima di spostarsi verso l’ingresso per scambiare due parole col pubblico e firmare le copie del disco.

Per chi di uno show apprezza anche la sorpresa e le qualità dei musicisti, devo fare un elogio alla regia luci. La posizione del palco e la sezione illuminotecnica particolarmente ricca della Santeria permettono diversi disegni in grado di servire al meglio le azioni eseguite sul palco. Ammetto che ho sbirciato chi stava dietro la consolle e sono rimasto piacevolmente colpito vedendolo ballare e muovere le luci a tempo veramente divertendosi. E poi, verso la fine del set, uno dei momenti più alti della serata: un lungo botta e risposta tra basso e batteria, sostenuto e intervallato dalla chitarra. È sempre piacevole assistere a assoli così ben realizzati e studiati, nonché poter ascoltare una band a tal punto preparata e coesa. E Piero è assolutamente conscio di condividere il palco con membri straordinari, balla, sorride, si scatena sulle loro note, permettendo a tutti di godere appieno di tutta la sua anima rock.
Con la data di Milano, Piero Pelù inizia una tournée in tutta Italia fino all’autunno, per tornare a cantare insieme ai fan le sue canzoni di una vita e raccontare le sue ultime emozioni.

Photo © Luigi Lombardi Photography by Astronave Musica