L I V E – R E P O R T


Articolo di Iolanda Raffaele

Luca è ancora lo stesso – Luca Carboni @Festival d’Autunno

“Cantautori e dintorni. L’irriducibile forza delle parole” è il titolo della diciassettesima edizione del Festival d’Autunno, che ogni anno coinvolge eccezionali artisti in una ricca programmazione di eventi musicali e culturali, grazie al direttore artistico Antonietta Santacroce e alla sua squadra.
Dopo l’inizio di sabato 14 settembre con “Woodstock – 50 anni di pace, amore e musica – concerto multimediale”, spettacolo di Ezio Guitamacchi con le cantautrici Brunella Boschetti e Andrea Mirò, si continua con la musica di Luca Carboni.
Il Teatro Politeama Mario Foglietti di Catanzaro torna, quindi, ad essere il luogo di incontro del cantante bolognese con i suoi fan per riabbracciarli dopo l’assenza dal 2007. Il look è quello solito giovanile, giubbino di pelle ed occhiali scuri, la compagnia è quella di Mauro Patelli e Vincenzo Pastano alle chitarre, Fulvio Ferrari Biguzzi alle tastiere, Ignazio Orlando al basso ed Antonello Giorgi alla batteria.

Luca Carboni dimostra molta emozione e gioia nel calcare il palcoscenico, approfitta subito del momento per ricordare il valore delle parole nella musica e l’idea del suo progetto “Sputnik”, dentro cui c’è tutta la cultura in cui è cresciuto, uno sguardo del mondo e dell’uomo da lontano, quasi invidiando la bellezza del nostro pianeta. Trascorsi circa trentacinque anni di carriera, vuole dimostrare, infatti, che non c’è un’età per continuare a comporre buona musica.
Dopo l’introduzione del giovane e talentuoso cantante lucchese Stefano Pomponi, alias Effenberg, autore dell’album “Elefanti del tempo” che vanta già collaborazioni con diversi artisti, si entra nel vivo grazie a “Segni del tempo”, con il ritmo elettronico di “Amore in digitale” e si prosegue con la più vecchia “Il tempo dell’amore”.

Una scenografia quasi spaziale e preziosi effetti speciali sono la cornice di “Primavera”, un pezzo di oltre trent’anni fa, come ha ricordato lo stesso cantante, di “I film d’amore” e di “L’amore che cos’è”, la storica canzone-interrogativo che da sempre nessuno può spiegare. Affezionato e commosso, ringrazia più volte il pubblico e gli organizzatori e non si risparmia nell’esibizione, spazia tra passato e presente intonando “Mi ami davvero”, “Io non voglio”, “Sarà un uomo” e “Bologna è una regola”. “Prima di partire” è l’occasione per il suggestivo featuring con il cantante toscano, mentre il viaggio nella sua carriera musicale prosegue con “Il mio cuore fa ciok!”, “Farfallina” e “Gli autobus di notte”. Luca omaggia, inoltre, il gigantesco Lucio Dalla cantando la seconda parte di “Quale allegria” e, tra incroci e fasci di luci, ritorna il rumore dei ricordi con “Silvia lo sai”.

Subito dopo il giubbino di pelle lascia lo spazio alla giacca rossa, ma è sempre lo stesso Luca o meglio “Luca lo stesso”, proprio come il titolo della sua canzone che canta insieme al pubblico, il quale lo accompagna anche in “Inno nazionale”, sempre intensa e molto apprezzata.
Ci sentiamo ancora un po’ ignoranti e un po’ insegnanti sulle note di “10 minuti” e “Ci vuole un fisico bestiale”, invece “Mare mare” ci ricorda che l’estate al sud non finisce certo ad agosto, con la complicità di simpatici lunghi accappatoi arancioni indossati da Carboni e dai suoi musicisti.
“Una grande festa” fa alzare in piedi e fa scatenare tutti dalla barcaccia ai piani più alti, mentre “Fragole buone buone” e la romantica “Vieni a vivere con me” chiudono il cerchio, con l’auspicio di non aspettare molto per il suo prossimo concerto e di lasciarci presto sbalordire da nuove canzoni e nuovi incontri musicali.