A N I M A Z I O N E – G R A P H I C N O V E L
Articolo curato da Luci
Nel fine settimana che va dal 10 al 12 luglio, presso lo Spazio Giovani Edoné di Bergamo, ritorna UAU, il festival d’illustrazione e cose belle.
L’edizione 2020 prende le mosse dalle dichiarazioni di Jacques Derrida riguardanti il cosiddetto “effetto fantasma”, ossia il rapporto che unisce il visibile con l’invisibile, la luce con l’ombra, la presenza con l’assenza.
Per sviluppare questi concetti ai partecipanti saranno offerti, dietro pagamento di una quota di iscrizione (unici eventi non gratuiti) due intriganti workshop: il primo sarà curato da Francesca Zoboli, artista poliedrica capace di mescolare tecniche pittoriche e decorative, per l’occasione partendo dalle piante. A questo scopo verranno raccolti materiali vegetali della natura circostante da utilizzare insieme a immagini tratte da erbari. Attraverso il frottage, la monotipia e lo stencil, si arriverà così a trasfigurare le immagini di partenza ottenendo visioni inedite e poetiche della natura.
Il secondo, organizzato ad hoc per UAU da Ufficio Misteri, un collettivo visionario e poetico, proporrà un corso di aggiornamento intensivo per aspiranti investigatori del segno. L’intento, prendendo le distanze da un approccio razionale, sarà cercare di decifrare la follia per provare così a rappresentare qualcosa che in genere si ritiene irrapresentabile.
Su prenotazione, ideato e curato da Silvia Calderari, non mancherà un laboratorio riservato ai bambini dai 5 ai 10 anni, domenica alle 11, in cui i più piccoli si improvviseranno fotografi con la polaroid in mano. Nella mattinata di domenica si aprirà uno spazio con Genna Iura per praticare yoga nel parco.
Quattro menti femminili, un fermento di idee, sovrapposizioni animate ed illustrazioni: questo è il collettivo Kalico Jack, un nome che già testimonia la volontà di mettere in discussione idee precostituite. Lo stesso corrisponde infatti al pirata britannico che nella sua ciurma introdusse due ragazze, sfatando così la diceria della presunta iella causata dalla presenza di donne a bordo.
Con grande piacere UAU ospiterà in prima assoluta “metro quadrato”, una videomostra nata dalla reclusione obbligata conseguente alla pandemia in corso. Otto mani, partendo dalle abitazioni di ciascuna fra Genova, Bologna e Verona, hanno raccontato un momento così particolare mediante linguaggi visivi e tecniche differenti. La video installazione verrà replicata tutte le sere del festival alle ore 21. Per assistere alla videomostra è vivamente consigliata la prenotazione di un tavolo tramite il sito di Edoné o telefonando direttamente al locale.
I visual ideati e animati dal vivo per l’imperdibile opening party del festival, venerdì alle 22, rappresenteranno la sintesi perfetta di stili differenti e accompagneranno vertiginosamente le note della deep house di Mikey Loops. Il contributo, a sorpresa, di due anteprime assolute provenienti dal mondo dell’illustrazione, permetterà di creare un’ulteriore opportunità per acquisire nuove consapevolezze circa il modo di “sentire” il mondo dentro e intorno a noi. Nello specifico: Sabato 11 luglio alle ore 19, in collaborazione con Coconino Press, Michele Petrucci presenterà la sua nuova graphic novel “L’insaziabile” (Premio Attilio Micheluzzi). Basandosi su cronache e documenti scientifici di fine settecento, l’autore narra la storia incredibile ma vera di Tarrare, un giovane contadino afflitto da polifagia, ovvero mostruosi e incontrollabili attacchi di fame…
Domenica 12 luglio alle ore 19, in collaborazione con Topipittori, Sarah Mazzetti presenterà il nuovo albo illustrato “Le vite di Ada” (Premio Internazionale d’Illustrazione BCBF). Insieme all’autrice scopriremo il percorso avventuroso e filosofico di un’entità misteriosa che viaggia attraverso il tempo e le forme viventi e animate…
Vi segnaliamo inoltre che, accessibile tutti i giorni dalle 16 alle 22 e dedicata esclusivamente all’illustrazione, sarà presente un’area market.
Per qualsiasi informazione potete scrivere a uauilfestival@gmail.com o consultare il programma dettagliato della tre giorni artistica (anche su facebook).
In conclusione abbiamo pensato di contattare Andrea Arnoldi, direttore artistico di UAU, perché sia anche lui, in prima persona, a lanciare l’invito a partecipare a questa accattivante manifestazione:
ora che siamo giunti alla quinta edizione, curare e dirigere UAU sta diventando un vero e proprio lavoro. A livello professionale sono entusiasta dell’adesione che ogni anno ingigantisce e rende il festival un luogo di incontri e scambi sul territorio e oltre, con artisti e partecipanti che ci raggiungono da tutta Italia – l’anno scorso abbiamo contato cinquemila presenze in tre giorni!
Scendendo più giù, dove si collocano le emozioni e i sentimenti più profondi, quando si arriva alla notte prima del festival e non si riesce a dormire, mi accorgo con stupore e meraviglia di amare incondizionatamente questa realtà e tutte le persone che ci gravitano intorno. Volontari, tecnici, gestori, case editrici, baristi, autori, artisti, autori che ci concedono anteprime e professionisti che conducono laboratori a titolo gratuito, per stima e per desiderio di mettersi in gioco. In fondo, guardandomi indietro, quello che più mi stupisce e mi dona la forza e la volontà di proseguire, nonostante la pandemia, nonostante la crisi generale della cultura e nonostante tutto, è l’insieme di tutte queste persone che se ne fregano dei soldi, dei compensi e dei cachet, amano il proprio lavoro e con passione e dedizione dedicano il proprio tempo a (con)dividere e a promuovere questo mondo meraviglioso che è l’illustrazione. Insomma, se devo per forza dire qualcosa per chiudere l’articolo, questa cosa è grazie.
Rispondi