R E C E N S I O N E


Voglio provare ad esistere
La mia natura è resistere

(La Rappresentante di Lista, Resistere, 2021)

 

Recensione di Francesca Marchesini

My Mamma è il quarto album pubblicato dal duo queer pop La Rappresentante di Lista. Questo nuovo lavoro in studio nasce dalla creatività di Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina; la significativa collaborazione dei musicisti Enrico Lupi, Marta Cannuscio, Erika Lucchesi e Roberto Calabrese, però, fa sì che La Rappresentante di Lista assuma sempre più i tratti di un collettivo artistico con l’obiettivo di promuovere, attraverso la musica, i principi di fluidità e libertà. La copertina del disco (Manuela Di Pisa) si ispira al dipinto L’origine del mondo di Gustave Courbert e vuole richiamare i temi del femminismo contemporaneo che My Mamma racconta, con i suoi arrangiamenti nervosi e le sonorità sempre più elettroniche.
L’album, uscito il 5 marzo, contiene il singolo Amare; un brano che, in un flusso di coscienza á la Virginia Woolf, narra della passione amorosa e la sua idealizzazione. Con Amare, il gruppo ha partecipato al Festival di Sanremo 2021 classificandosi undicesimo; durante la kermesse sanremese, inoltre, La Rappresentante di Lista ha duettato con Donatella Rettore sulle note di Splendido Splendente, ritornando a parlare del rapporto con il proprio corpo come aveva già fatto nel suo terzo album. Quest’ultimo si intitola Go Go Diva (Woodworm, 2018) e, nonostante l’interessante eccentricità di My Mamma, rimane -a oggi- il miglior lavoro in studio della band.

Questa quarta opera di apre sulla traccia Religiosamente; le onde di un mare pop cullano il ricordo di un incontro lontano e piacevole, di cui si percepisce la mancanza. Questa necessità del rapporto con l’altro si ritrova anche in coda al disco, nel brano Paesaggi Stranieri; il pianoforte si sofferma su una relazione, molto significativa, che però si avvia verso un’inevitabile conclusione. Si prosegue con Alieno, un brano ritmato che invoglia a “ballare via” il dolore della vita; il gruppo, sul suo profilo Instagram, ha presentato questo singolo scrivendo “pensavamo fosse un utero e invece era una capsula spaziale”, facendo riferimento all’intero concept di My mamma. Seguono le canzoni Fragile, peculiare per la voce di Dario Mangiaracina che sostituisce (positivamente) quella di Veronica Lucchesi, e Sarà, che con un ritmo quasi latineggiante evidenzia gli squilibri interni ad un rapporto e il dolore psicologico che causano. V.G.G.G. è un breve inno di rivincita e affermazione per coloro che, nel rivendicare i propri diritti, trascendono i canoni della società. Si continua con Resistere; la canzone richiama, da un lato, i suoni più pop rock del secondo album Bu Bu Sad e, dall’altro, i monologhi di presentazione dei brani, che spesso la Lucchesi declama durante le esibizioni live. Il testo di Resistere non è un semplice inno, ma un vero manifesto di ciò che La Rappresentante di Lista vuole significare (più politicamente che artisticamente): rottura degli schemi. Il disco, infine, si chiude su Mai Mamma; la title track traslitterata (da “my” a “mai”), che, come il secondo brano Oh Ma Oh Pa, gioca sul concetto di nascita e lotta per i propri obiettivi.
My Mamma, insomma, è un buon album; se musicalmente, con il suo intrecciarsi di stili e ritmiche molto differenti, può non convincere tutti, dal punto di vista delle liriche, ricalca perfettamente i messaggi di cui La Rappresentante di Lista si è da sempre fatta portatrice. È interessante, inoltre, cogliere come tutte le canzoni in cui si parla di rapporto con l’altro, possano anche rivelare le varie sfumature del rapporto con sé stessi.

Tracklist:
01. Preludio
02. Religiosamente
03. Lavinia
04. Oh mà oh pà
05. Alieno
06. Invasione
07. Fragile
08. Sarà
09. Amare
10. V.G.G.G. (Very Good Glenn Gould)
11. Paesaggi stranieri
12. Resistere
13. Mai mamma