R E C E N S I O N E


Recensione di Aldo Pedron

Tribute To Bird è un viaggio nell’immaginario e nella poetica di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, Charlie Parker. Si tratta del più recente lavoro del sassofonista Rosario Giuliani e del pianista Pietro Lussu, due tra i musicisti più rappresentativi del Jazz italiano, uniti da oltre due decenni (dal 1996) di collaborazioni e di amicizia. Un sodalizio artistico fra il sassofonista e il pianista assai duraturo, di vecchia data, figlio non solo dell’immensa stima reciproca, ma anche di un profondo rapporto umano, tanto che condividono un’infinità di palchi a tutte le latitudini e numerosissimi studi di registrazione.
Non un semplice omaggio al genio di Charlie Parker, bensì un tuffo nell’intelletto di un grande artista che parte dal rispetto per la tradizione. Il sassofonista di Terracina (Latina), noto anche per la sua presenza ad Umbria Jazz Winter ha deciso di dedicare un album al grande sassofonista e icona del Bop, Charlie “Bird” Parker. Charlie Parker raccontò di avere accidentalmente “creato” il bebop mentre improvvisava suonando Cherokee, un brano di Ray Noble. I brani di Charlie Parker sono standard ma fuori da ogni convenzione.
Un progetto che nasce nel centenario della sua nascita (Charlie Parker è nato il 29 agosto 1920 a Kansas City). La musica di Parker è già stata suonata da chiunque, per cui questo progetto senza basso e batteria prende un significato speciale nella rilettura e nuova interpretazione e con uno stimolo inedito per il duo che propongono la sua musica con grande rispetto.

In questo tributo, ogni singolo brano, ogni singola nota è frutto di uno studio, di una riflessione che riporta in vita alcuni degli aspetti più nascosti di Parker, artista che ha indubbiamente lasciato un retaggio fondamentale non soltanto per la musica jazz. Un progetto coraggioso, visionario, che rappresenta una vera e propria sfida, quella di cimentarsi in duo in un territorio di uno dei più grandi sassofonisti della storia. Una caratteristica sonora suonando in duo per sax e piano, quasi da camera, andando all’essenza e all’anima delle composizioni. Una lezione di stile, attuale, ben scritta ed eseguita, utile a comprendere storia e presente del jazz.

Il CD è formato da nove brani con quattro composizioni originali scaturite dall’illuminante estrosità di Giuliani (autore inoltre di tutti gli arrangiamenti).
Si parte con Ah-Leu-Cha di quasi 6 minuti, una composizione bebop scritta nel 1948 ed incisa a New York City per la Savoy Records da Charlie Parker All-Stars, qui in una versione in cui si rimarcano soprattutto gli aspetti improvvisativi.
Quasimodo del 1947 o Quasimado (non un errore di battitura) anche se il significato è oscuro e dove Quasimodo è il personaggio e protagonista di Victor Hugo di Il Gobbo di Notre Dame (1981). In realtà é basata sui movimenti e ritmi di Embraceable You di George e Ira Gershwin del 1930 e da comparare anche con Meandering (Embraceable You) che Parker incise a New York City nel 1945 e dove alcuni accordi sono simili o uguali. Qui il brano acquista una luce diversa, elegante, attraverso quelle pause e quei respiri che in duo si notano e sono uno degli elementi più preponderanti. Così accanto a un piccolo capolavoro come Quasimodo, rivisitato dal duo in maniera originale e sentita, troviamo anche le composizioni originali di Giuliani, sempre ispirate allo stile di Bird.
Il terzo brano s’intitola innegabilmente Bebop e il titolo già dice tutto con il sassofono sinuoso di Rosario Giuliani in perfetta simbiosi con il pianoforte ad accentuare le caratteristiche e stravolgendo la dinamica con una rilettura moderna ed aggraziata.
Bebop è un’iniezione di adrenalina con un Giuliani energico e carico di nerbo comunicativo, di chiara matrice boppistica, impreziosito da svolazzi cromatici e maliardi cenni di growl. Pietro Lussu dal canto su dà vita a un discorso d’improvvisazione estremamente interessante, lirico, arricchito con alcuni magnetici intarsi armonici di pregevole fattura.
All’interno del progetto Tribute To Bird, Rosario Giuliani presenta due brani di sua composizione, Dream House e Suite Et Poursuite divisa e in tre parti di quasi 15 minuti totali, brillanti, singolari, free e decisamente accostabili alla musica di Charlie Parker. Un parallelismo, un ponte tra passato e presente dove vecchi e nuovi linguaggi si incontrano.
Lover Man è una ballad che ha mantenuto qui le sue caratteristiche originali in 5/4 (cinque quarti). Uno standard jazz composto da Jimmy Davis, Roger “Ram” Ramirez e James Sherman nel 1941. Una ballata malinconica dalla melodia avvolgente ma che viene spesso associata con la cantante Billie Holiday per la quale la canzone fu scritta e da lei incisa su 78 giri per la Decca nel febbraio del 1945.
Il disco si chiude con Donna Lee, uno dei pezzi più significativi di Bird, qui riproposto in una chiave diretta mantenendo vivo il ricordo di Parker evidenziando le pause e gli spazi da lui stesso lasciati. Questo progetto, dunque, non propone soltanto brani di Bird ma una visione nuova di quello che è stato il suo grande universo musicale.

Tribute to Bird, non è una scimmiottatura o la classica rilettura di Parker ma al contrario, emerge la personalità di Giuliani e Lussu, l’interplay e l’osmosi tra questi due musicisti.
Un disco raffinato, elegante, ipnotico, che però non diventa mai esercizio di stile, ma trasuda bravura, tecnica e passione, omaggiando il maestro che ha ispirato questa musica immortale.
Un continuum armonico che mette in risalto l’eccellente talento dei due musicisti promossi a pieni voti.

Tracklist:
01. Ah-Leu-Cha
02. Quasimodo
03. Be-Bop
04. Lover Man
05. Suite Et Poursuite I
06. Suite Et Poursuite II
07. Suite Et Poursuite III
08. Dream House

09. Donna Lee