R E C E N S I O N E


Recensione di Andrea Notarangelo

Michael Venturini, al suo esordio discografico dopo anni di gavetta e autoproduzioni, si presenta a questo appuntamento importante con Popolare Fuori Moda, un disco che trabocca di colori e di immagini. Alibò è la traccia di apertura a questo prontuario, un manuale di sopravvivenza alla vita, che ci mette a dura prova nel quotidiano attraverso piccole o grandi lotte. Alibò è però anche il nome del protagonista di questa canzone, ma potrebbe far pensare a degli “alibi” declinati al passato. Il cantautore ci racconta delle storie fatte di pretesti e scuse, anche verso sé stessi e la propria parte giovanile che via via va scemando verso l’età adulta. Questa ironia universitaria del protagonista carico di idee e ambizioni con le quali dovrà fare i conti, non è innovativa, ma è presentata da Venturini in maniera originale.

Chiudendo gli occhi e ascoltando le parole, ci sembra di vedere le immagini nitide di un ragazzo che tenta più strade, si concede piccole esperienze politiche e immagina un futuro non semplice, ma gratificante a livello lavorativo; a prescindere dall’esito, Alibò incontrerà la sua Lei, una capace di stravolgere i suoi piani e rendere la sua esistenza imprevedibile. E come in ogni storia che si rispetti, la lei in questione aiuta a non prendersi troppo sul serio ricordandogli che era un imbranato. La vita invece scioglie il suo mantello di perle d’oro per donargli il vero sale dell’esistenza: l’imprevedibilità. E a proposito di gesti “imprevedibili”, ecco raggiungerci come uno schiaffo la seconda canzone, A Modo Mio, un ritorno alla realtà senza attenuanti. Il nostro cantautore recita versi quali “mi continui a chiamare amore mio, ma non vedi che non ho mai tempo per te“, con il quale cerca di spiegare a una donna, come lui avesse solo voluto qualche notte di passione e nulla più. Quando lei chiede spiegazioni, le viene detto che “il sorriso di una donna è sempre meglio di un’altra serie in HD“. Il protagonista non sarà stato un signore con la “S” maiuscola, ma il suo savoir-faire non può essere messo in discussione. Per chi scrive, Dici A e poi fai B, è la traccia più debole del lotto. Questo blues presenta una bella idea con il titolo ad effetto, ma meno di altre occasioni, il luogo comune consente di giocare con le parole; a onor del vero però, bisogna dire che il pezzo diventa interessante dal minuto 2:00 circa, quando la parte strumentale si avvicina parecchio alle prime cose dei Porcupine Tree e questa è stata una piacevole sorpresa. Il paragone sembra ardito, ma la realtà è che la tecnica messa in campo da Venturini è sopraffina e lo si può notare anche in Santoku Myabi, una canzone che porta il nome di un set di coltelli giapponese, nella quale si afferma che “con questa lama voglio darci sotto“. In questo tipo di episodi esce una certa genialità nello scrivere e parlare di qualsiasi cosa. Un dono che non tutti hanno. Il vero capolavoro è Il Mondo degli Adulti, una filastrocca al sapore di lezione di vita, nella quale vengono decantati tutti i passi che portano, sognatori pieni di ideali, a rifugiarsi in un solido e sicuro conformismo. Il verso portante è “poi mi sposo, e compro la casa come tutti quelli che ci dicevano Benvenuti nel mondo degli adulti“. La conclusione è lasciata a Mr. Moonlight, celebrazione di un cinismo che caratterizza questi anni, nei quali tutti siamo diventati “Tuttologi” e abbiamo un’opinione e delle conoscenze (scarse) su tutto, da dover per forza condividere sia nella vita di tutti i giorni, che in quella social. Non si sono indicati dei riferimenti musicali per dare dei termini di paragone, perché si farebbe solo un torto al cantautore. Popolare Fuori Moda suona fresco e riesce a raccontare le pieghe della tua esistenza in ciò che ti circonda, ricordandoti però, che la sopravvivenza passa nel non prendersi troppo sul serio e godersi questo viaggio chiamato “vita”.


Tracklist:
01. Alibò
02. A Modo Mio
03. Dici A Poi Fai B
04. Associale
05. Le Stanze Della Mente
06. Santoku Miyabi
07. Il Mondo Degli Adulti
08. Mr Moonlight