Intervista di Stefania D’Egidio

Dopo il Circolo Magnolia, il Biko, l’Ohibò e il Bellezza, l’offerta musicale milanese si amplia con un nuovo spazio dedicato alla musica dal vivo, con un occhio di riguardo per i cantautori italiani.
Da gennaio 2018 riapre i battenti infatti l’Arci Corvetto con una serie di appuntamenti live imperdibili.
Ho incontrato gli organizzatori di Arci Corvetto ed Elisabetta Joshin Galani di Off Topic che ha curato la selezione musicale

L’Arci Corvetto è un circolo Arci storico, che caratteristiche ha?Vero, l’Arci Corvetto è un circolo storico. Venne fondato nel 1979 inizialmente in via Sile sulle ceneri di un Cral aziendale di una fabbrica locale, la Trafileria Laminatoi Meccanici.
L’arci Corvetto vero e proprio nasce nel 1980, poi spostato nella sede attuale nel 1984. Ovviamente essendo un Arci è uno spazio di aggregazione e di cultura e un punto di riferimento per il quartiere.
Certamente, da un punto di vista dello spazio caratterizza il posto un bellissimo pergolato circondato da bellissime rose, a cui noi siamo molto affezionati.
Gli ambienti in generale sono ampi e comprendono anche un campo da calcetto, una grande sala da ballo e spazi audio-visivi.

Mi raccontate quali sono le trasformazioni in questo 2018?
Nel 2017/ 2018 si è formato un nuovo direttivo che rispecchia appieno l’utenza attuale del circolo, ovvero formato sia da giovani e da giovanissimi che da veterani e fondatori dello stesso.
Questo è proprio l’intento del 2018: far convivere generazioni diverse senza creare conflitti generazionali ma considerando invece la differenza di età come una risorsa ed elaborando delle proposte per le diverse utenze.

Com’è nata l’dea di reinserire live musicali?
Anche qui ritroviamo quel file rouge della continuità con il passato ma con l’idea di rinnovo e un occhio al futuro.
I live erano già appuntamento musicale storico del corvetto che abbinava concerti prevalentemente jazz a cene con prezzi popolari. L’iniziativa si chiamava “Trattoria Musicale” e da qui il nome della nuova rassegna di live del 2018: Trattoria Musicale (lato B). In questo clima di cambiamento anche riguardante l’offerta di proposte rivolte ad una utenza giovane si è quindi deciso di riprendere il vecchio nome della rassegna musicale ma di cambiarne il formato e i contenuti. Non più cene ma aperitivi sfiziosi alla carta e non solo jazz.

Come mai la sala dei live si chiama Ivan Della Mea?
Beh, Ivan della Mea è stato fra i fondatori del circolo, nonché ex presidente.
D’obbligo era quindi una sala dedicata a un personaggio di tale calibro e importanza per il circolo. La sala in questo 2018 è stata rinnovata e vestita a nuovo anche negli allestimenti. Al suo interno è presente un grande murale in sua memoria e alcuni frammenti di articoli appesi alle pareti a ricordare la lunga storia del corvetto.

Chiedo poi alla collega Elisabetta Joshin Galani di parlarci dell’aspetto artistico degli eventi. Qual è la veste di questa manifestazione?
La veste in primis è legata al quartiere. Lo spirito con cui mi sono mossa è stato quello dell’entusiasmo, ho organizzato questi eventi sentendomi parte di un progetto che vede la musica in primo piano, da offrire a tutti ma soprattutto alla zona. Lo sento come un “motore sonoro”, che si mette in moto, con una cornice in apertura e chiusura di due musicisti che vivono in quartiere, che ho sentito significativo invitare.

C’è un genere musicale definito che proporrai?
No, in realtà no, non è una rassegna che racchiude uno stile, piuttosto una rosa di proposte di qualità con diverse modalità espressive…

Cosa succederà in questi live?
Vista la caratteristica della musica al centro, ho pensato ad un format che rendesse visibile al massimo l’artista e la sua arte, prima del concerto farò una breve intervista al musicista. L’intervista ed una piccola parte del concerto sarà in diretta fabebook sulla pagina di Off Topic

La nostra fotografa di redazione Stefania D’Egidio si occuperà delle foto, mentre l’artista visuale Marco Zambelli disegnerà la serata, non solo il palco ma soprattutto il pubblico.

Sarà possibile prendere un aperitivo prima del live con gustosi taglieri della tradizione meneghina e non.

Come hai scelto gli artisti?
Innanzi tutto che avessero a cuore lo spirito di questa iniziativa, persone che per loro natura e sensibilità, scelgono di essere presenti non solo per diffondere la loro musica ma anche per dar spazio e voce a questo circolo di quartiere che vuole, mantenendo la propria storia, avere una nuova veste.
E’ la prima rassegna dopo tanto tempo, per cui per aspetti tecnici ed economici ho dovuto rivolgermi al singolo musicista e non a gruppi.
Naturalmente poi c’è anche il mio gusto musicale.

Con che frequenza ci saranno i concerti?
Questa prima rassegna prevede incontri mensili, ecco il programma:

12 Gennaio Cesare Livrizzi
16 Febbraio Tia Airoldi
09 Marzo Folco Orselli
20 Aprile Gigi Giancursi
18 Maggio Old Fashioned Lover Boy
01 Giugno Andrea Spampinato, Sara Fou Bronzoni, Alice Nagel

Invito tutti ad esserci, vogliamo creare con queste proposte un centro aggregativo che possa essere un altro punto di riferimento per promuovere la cultura della partecipazione, le attività di questo centro sono un bene prezioso per tutti!