R E C E N S I O N I


Articolo di Giovanni Carfì

Note di merito per album passati distrattamente in secondo piano, ma meritevoli di un loro piccolo spazio. Nell’impossibilità di raccontare tutto ciò che viene prodotto, una selezione di dischi con confronti senza vincitori, né punteggi; ma con la presunzione di restituire una sensazione il più immediata possibile, attraverso un’analisi che va oltre le solite stellette.

Monêtre

Le relazioni a distanza a volte funzionano; questa ne è la dimostrazione. Prendete tre musicisti di La Spezia che danno vita a tracce strumentali pregne di malinconia, sonorità casualmente indie e collegatevi con New York. Dalla mela, arriva la voce della cantante, a tessere melodie e supervisionare a distanza il lavoro di composizione e arrangiamento. Un esordio notevole, dove il distacco fisico si contrappone alla scelta di preservare quanto possibile la sensazione di una take live.

Inude

Difficile non apprezzare fin dalle prime note, l’essenzialità e il gusto sonoro che ne consegue. Pugliesi di origini, dopo un primo Ep e tour relativo, decidono di prendere del tempo per scrivere e creare; si isolano così in una casetta sulle colline, dove lavorano al loro debutto discografico. Elettronica dal respiro internazionale, raffinata e calda, grazie a venature soul che colorano il sound con piccoli ma decisivi interventi.

Cult With No Name

Nono album per il duo londinese, che riesce a creare un album dall’equilibrio inaspettato; si spazia tra ballate addolcite dai tasti bianchi e neri, per poi virare attraverso momenti più electro – synth. Un lavoro denso di suoni, ricco di passaggi morbidi che portano l’ascoltatore da un capo all’altro facendogli assaporare vari scenari; delicato e piacevole come il timbro vocale che ci guida al suo interno.

Alephant

Il viaggio, le distanze, il percorso; quanto è stato scritto a riguardo? Progetti personali/lavorativi e di studio, realizzati e conclusi, vicini e lontani, raccolti e tradotti a livello sonoro. Un lavoro che trae spunto da sensazioni reali, e nasce in modo naturale, con Mediterraneo e Oceano a fare da scenari, senza distanze significative tra loro. Un percorso da scoprire, che si evolve con lo scorrere del tempo, rivelando e facendo affezionare l’ascoltatore fino alla fine, dove si chiude il concept narrativo, ma resta come immagine sonora non solo nelle orecchie ma anche più in profondità.