R E C E N S I O N E
Recensione di Stefania D’Egidio
Prima che dall’artista, sono stata attratta dal personaggio Lizzo; classe 1988 Melissa Viviane Jefferson è tutto il contrario della classica popstar: lei stessa racconta spesso di aver combattuto in passato con problemi fisici, legati al peso, e di averne fatto, nel tempo, il suo punto di forza. Paladina della positività del corpo e dell’amore verso se stessi, ha, infatti, incentrato la sua carriera sui temi della unicità e della diversità, non a caso il suo gruppo di ballerine è composto solo da ragazze con problemi di linea e lei stessa ha sfilato per collezioni di taglia grande.

Il 15 luglio scorso è uscito finalmente il suo quarto album in studio, Special, in lavorazione da ben due anni. Inizialmente doveva intitolarsi In Case Nobody Told You, convertito poi con l’aiuto del produttore Max Martin, con cui ha scritto lo hook per la canzone omonima. Un totale di dodici tracce più una bonus track nella versione Apple, alcune delle quali realizzate con campionamenti di brani del passato, come In About Damn Time, contenente frammenti di Hey Dj di World’s Famous Supreme Team del 1984, in Grrrls da Girls dei Beastie Boys del 1986. In Break Up Twice è chiaramente riconoscibile la melodia di Doo Wop (That Thing) dall’album capolavoro The Miseducation of Lauryn Hill, mentre nell’ultimo brano, Coldplay, c’è un sample di Yellow dell’omonima band: in un’intervista, rilasciata qualche tempo fa, Lizzo ha raccontato di aver scritto la canzone mentre era in vacanza e guardava le stelle cantando la canzone di Chris Martin e soci.
L’album è nel complesso molto piacevole e orecchiabile, con un sound che guarda decisamente al passato, ricco di sfumature funky, R’N’B e disco anni ’70-’80; testi sempre focalizzati sui temi cari all’artista di Minneapolis: la diversità, l’unicità di ogni persona, come nella titletrack, dove ricorda a tutti noi quanto siamo speciali. Pezzo profondamente autobiografico (la fama è piuttosto nuova, ma sono abituata alle persone che mi giudicano/ sono abituata a sentirmi sola quindi ho pensato di fartelo sapere/ nel caso nessuno te l’abbia detto oggi/ sei speciale). Stesso mood nella ballad If You Love Me (se mi ami, ami tutto di me) o nella sensuale Naked (sono nuda/ adoro come mi guardi nuda/ vieni a far sentire questo corpo sacro/ sono una ragazza grande/ puoi prenderlo nudo?). Non meravigliatevi se su dodici tracce undici riportano la dizione Explicit perché Lizzo, anche nel linguaggio, non è una che le manda a dire, diretta come una rompighiaccio a propulsione nucleare, la parola bitch ricorre diverse volte, ma anche pussy poppin e big dick (non sto qui a tradurre…), in Everybody’s Gay (un turpiloquio in pratica!), pezzo pop in stile Gloria Estefan, per i fiati e le percussioni scoppiettanti.
Tra un pezzo e l’altro i trentacinque minuti di registrazione scorrono veloci senza cali di tensione, tra le migliori uscite degli ultimi mesi per musica e contenuti: chi segue Off Topic sa quanto la diversità venga apprezzata, del resto la musica questo fa, unisce persone con gusti e idee differenti.
Voto: 10/10:
Tracklist:
01. The Sign
02. About Damn Time
03. Grrrls
04. 2 Be Loved (Am I Ready)
05. I Love You Bitch
06. Special
07. Break Up Twice
08. Everybody’s Gay
09. Naked
10. Birthday Girl
11. If You Love Me
12. Coldplay
13. A Very Special Message From Lizzo
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