R E C E N S I O N E


Articolo di E. Joshin Galani

Anguille è l’atteso nuovo album dei Comaneci, in uscita il 14 ottobre. Dopo due EP e tre album, il nuovo lavoro del trio di Ravenna, formato da Francesca Amati, Glauco Salvo, Simone Cavina, compie una svolta. Come un’anguilla l’album delinea la volontà del gruppo di cambiare acqua, dalla dolce alla salata, ed in essa cambiare i propri colori, risplendere nera ed argentea.
Nell’ascolto non siamo più marcatamente nei territori sognanti dei lavori precedenti, si scendo un po’ verso il suolo; del resto le anguille hanno la capacità di muoversi agilmente anche nei tratti terreni.
Album con ospiti illustri: Luca Cavina (bassista dei Calibro 35 Zeus!), Tim Rutili (Califone, Red Red Meat, Ugly Casanova, Loftus) Troy Mytea (Dead Western).
Lasciata una certa forma di incanti alle spalle, l’album si snoda in undici brani.

L’intro Listen, è uno scandire di tamburi simil marcia militare che annuncia Couldn’t Help It. L’incantevole voce di Francesca duetta con un cantato pop insieme a Troy Mytea che caratterizza il brano con l’incedere da crooner ed i suoi bellissimi toni profondi. Emozioni forti nel testo (“mi tremavano le mani, non potevo farne a meno, le mie gambe tremavano, non potevo farne a meno”).
Little girl, primo singolo uscito, si apre con un richiamo ai canti gospel, le percussioni in primo piano. Come nel brano precedente (ed in Hidden Place) Luca Cavina accompagna al basso. Un ritmo acceso in un testo oscuro. Questo brano come molti dei Comaneci si presta per essere perfetta colonna sonora per film con una fotografia molto curata.
Percussioni ipnotiche per Loss of Gravity cantata in duetto con Tim Rutili, secondo singolo scelto dalla band.
Jaws suona come un’invocazione rivolta al proprio essere: “Voglio costruire una vita di cui posso essere orgoglioso, posso essere orgoglioso, voglio sentirmi libero, fare scelte che mi sfidano, nessuna vergogna, nessuna vergogna” suoni rarefatti che sfiorano il tappeto musicale nel quale lasciarsi trasportare.
Cambio di registro per Hillhouse, atmosfere tese, suoni distorti, che fanno da contraltare alla voce di Francesca.
Paesaggi sonori dream pop per la sognante Every Midnight: “Mentre dormi delicatamente, fuggiremmo dal tempo”.
Chiude il disco To the water con il ripetuto “Andiamo in acqua”, un po’ come l’anguilla del titolo che torna alle sue acque dolci.

Anguille è un album di musica impalpabile, più folk elettronico che dream folk, nei suoni riecheggiano immagini e colori difficili da tradurre in parola. Ogni canzone descrive atmosfere, mondi, sonorità diverse, alternando accenti su un uso diverso della voce, o accenti musicali che lasciano emergere il basso, le percussioni o le tastiere, consegnandoci un’ampia gamma di emozioni elettroacustiche di gran classe, con intatto fascino nella ricerca musicale evolutiva.
Sonorità che si prestano a pareri soggettivi, interpretazioni diverse, dove ognuno potrà immergersi nel proprio viaggio personale.

Tracklist
01. Listen
02. Couldn’t Help It
03. Little Girl
04. The Stray
05. Loss of Gravity
06. Jaws
07. The Tongue
08. Hidden Place
09. Hillhouse
10. Every Midnight
11. To the Water

Photo © Chiara Pavolucci