R E C E N S I O N E


Recensione di Antonio Spanò Greco

I Bad Blues Quartet, apprezzata band sarda, hanno di recente pubblicato il quarto lavoro discografico, terzo in studio, che segue il live del 2021 registrato e filmato dal vivo in un teatro vuoto a causa delle restrizioni dovute alla famosa pandemia (leggi qui). Eleonora Usala alla voce, Federico Valenti alla chitarra elettrica, acustica e resofonica, Gabriele Loddo al basso, chitarra elettrica, acustica e resofonica e Frank Stara alla batteria sono i componenti della band che esordisce nel 2017 (leggi qui), raccogliendo subito intorno al gruppo interesse e considerazione che si rafforza con l’uscita del secondo disco (leggi qui). Girano in lungo e in largo la penisola, partecipano ai più importanti festival blues nostrani, mettono in mostra un groove possente e corposo, intriso di blues, funk e rock, e con la voce di Eleonora, molto potente e singolare, creano un feeling immediato e coinvolgente con il pubblico.

White Gloves inizia a prendere forma nel febbraio del 2023 presso gli studi Monolith di Brescia e vede nelle vesti di produttore artistico il noto chitarrista blues americano Mike Zito che presta la sua chitarra anche in due dei tredici brani che compongono l’album. Quasi cinquanta minuti di musica che, partendo dal blues, lambisce stili che hanno diretta attinenza con la musica madre del rock: rock, funk, soul, shuffle, boogie e blues elettrico sono qui suonati con grande passione e maestria con l’aiuto di un nugolo di ospiti che rende l’album un concentrato di musica vibrante, intensa e variegata, mettendo in mostra la duttilità e la grande intesa dei quattro componenti che, nonostante le precedenti diverse esperienze musicali, sono riusciti a creare un sound avvincente e dall’impatto immediato.

No More Shuffle, il brano d’apertura, vede la presenza significativa di Mike Zito e di Davide Speranza all’armonica che danno spessore al pezzo che parla di un musicista in viaggio verso New Orleans. Il seguente Hot Tub è un bluesaccio scarno, ruvido e diretto che accoglie la voce e la chitarra imprevedibile di Cek Franceschetti. Alle B. Goode, ovvero Alessandro Favero, presta le sue chitarre nel brano You Never Ask For Beer, forse il pezzo più rock, diretto e di facile presa, tributo a un amico scomparso. Segue It’s Been Too Long, di cui è uscito anche il video, una fascinosa ballata shuffle che racconta della libertà e della rinascita dopo un periodo di reclusione, a cui Mike Zito apporta la sua classe con la sei corde. Fearful and Blues è un blues tanto intenso quanto oscuro con l’hammond di Marco Rizzi che ci accompagna nei nostri lati oscuri. Rubble è un blues secco, southern, arido ed evocativo, mentre la successiva Can’t See Nobody è una calda e intensa ballata soul arricchita dalla sezione fiati e dalle tastiere di Andrea Schirru. Alibies ci fa apprezzare la band nel suo habitat migliore, il funky, che nei lavori precedenti era presente in maniera più massiccia. Wrong Meeting è un allegro e conciso boogie che dimostra ancora una volta le capacità stilistiche della band, Stupid Girl tiene alti i ritmi, rock blues serrato con stacchi melodici, e tratta nel testo le aspettative e la fragilità dei giovani. Vanda’s Lullaby è un brano acustico dolce e tenero mentre Mr. Social è una critica acuta ai giudizi online, una rock ballad di ampio respiro con l’utilizzo della sezione fiati che da spessore. Chiude An Ancient Song, brano blues dalle atmosfere eteree e sognanti.

White Gloves ci ha sorpreso favorevolmente e ha portato i BBQ a esplorare nuovi ed emozionanti orizzonti. Meritano tutto quello che di buono fino ad ora hanno ricevuto: sono sicuro che l’album avrà riscontri più che positivi. Se passano dalle vostre parti non perdeteveli.

Tracklist:

  • 01 – No More Shuffle (feat. Mike Zito, Davide Speranza)
  • 02 – Hot Tub (feat. Cek Franceschetti)
  • 03 – You Never Ask For Beer (feat. Alle B. Goode)
  • 04 – It’s Been Too Long (feat. Mike Zito)
  • 05 – Fearful and Blue
  • 06 – Rubble
  • 07 – Can’t See Nobody
  • 08 – Alibies
  • 09 – Wrong Meeting
  • 10 – Stupid Girl
  • 11 – Vanda’s Lullaby
  • 12 – Mr. Social
  • 13 – An Ancient Song

Photo credit © Emanuela Meloni