Canzoni_Segrete_copertina

Articolo di Roberto Basilico

Dopo oltre trent’anni i veronesi Tempi Duri tornano con l’album Canzoni segrete. Questo disco è composto da tredici brani legati tra loro da temi come l’amore, i sentimenti e l’attualità, contenuti cari anche ai grandi cantautori, come ad esempio Fabrizio De Andrè, il quale produsse il primo album di questa band – intitolato proprio Tempi duri – che riscosse un discreto successo.
In questo nuovo lavoro ritroviamo Carlo Facchini (voce), Loby Pimazzoni (chitarra elettrica), Marco Bisotti ( batteria); si aggiungono invece alla band Giampi Righetti (basso), Massimo Germini (chitarra), Claudio Fiorini e Gino Marcelli (piano). Come se non bastasse, poi, nel brano Con le nostre mani, è presente un cameo vocale di Cristiano De Andrè.

La prima canzone, Io sono due, gioca sull’ironia di non essere mai soli, magari proprio stando con Giulietta, che è assorta nell’ essenza della vita con il suo amore difficile da decifrare; questo è un pezzo che ci porta ai piedi del balcone di Giulietta e Romeo, oppure a suonare un campanella sotto ad un portone, masticando un chewing gum per placare l’agitazione e il desiderio che si fanno strada dentro noi.

Vinceranno i sentimenti, o le disavventure, o forse solo l’amore, la sfida del dolore: così recita La sfida, brano che ricorda Faber nell’interpretazione, dove l’amore viene appunto percepito come una sfida imprevedibile, da affrontare tra gioie e dolori. Illudendoci, invece, racconta di un presente infantile fatto di castelli di sabbia e speranze che crollano sotto il sole, o di sogni da realizzare per toccare il cielo con un dito, in questo scenario mutevole di gioie e sofferenze che si chiama vita.
La notte è una ragazza che mi prende le spalle, di cui avere paura, ma anche un riferimento per i sentieri del cuore, come in Sotto l’albero di Jane, un brano dal profumo battistiano, basato su suoni puliti e coinvolgenti che ci portano a riscoprire questo gruppo, riconoscibile per i buoni sentimenti e per gli arrangiamenti carichi di echi dal passato, pur riferendosi al presente che viviamo ogni giorno, ma che ci porta sempre più lontano da noi.

Quanta sofferenza provoca il cuore, e quante volte lo mettiamo alla prova?, canta Solo per te; ma in esso c’è sempre spazio per la dolcezza e la commozione: Mattia è la confessione di un padre a un bambino, per descrivere la perdita di una giovane vita, in viaggio verso un nuovo mondo, fatto di felicità e amore eterno.
Possiamo provare a decifrare il caos sentimentale che ci portiamo dentro, magari pertendo per un viaggio verso Hong Kong, un viaggio senza rimpianti, volto a trovare la chiave per la pace interiore. Potrebbe esserci un riferimento autobiografico riferito al gruppo e ai suoi tempi duri, perché il futuro è sempre indecifrabile, perché siamo sepolti vivi, con le nostre mani, ma siamo ancora qui, ancorati alla calamita della vita e sempre fedeli alla nostra identità, sempre pronti a provare ad accendere un fuoco nel ghiaccio, come quell’amore così forte che genera incendi e non si spegne mai (Accendi un fuoco nel ghiaccio).

Babbu meu, invece, è una canzone popolare che parla di un padre che non c’è più e che vive nei ricordi e nelle parole di quest testo struggente; mentre l’onere di chiudere quest’album spetta a Italia parte 2, la quale affronta in modo ironico una tematica complessa come la sopravvivenza nel nostro Paese: l’unica salvezza è emigrare verso una vita dignitosa e professionalmente giusta.

In questo disco ci specchiamo in qualcosa che somiglia a un mondo nuovo, composto da canzoni che ci arrivano subito dentro e ci fanno emozionare, trasportati in mondi paralleli che sono molto vicino a noi, dove ci imbattiamo nei grandi maestri della musica italiana. Quest’album è una fonte inesauribile di creatività che ci dà speranza in questi tempi duri che stiamo attraversando.

Tracklist

01.  Io sono due
02.  Giulietta
03.  Per te
04.  La sfida
05.  Illudendoci
06.  L’albero di Jane
07.  Hong Kong
08.  Mattia
09.  Amici per sempre
10. Babbu meu
11.  Accendi un fuoco nel ghiaccio
12. Italia, pt.2