R E C E N S I O N E


Recensione di Stefania D’Egidio

Le leggende del hip pop latino, i Cypress Hill, tra i più rappresentativi e premiati gruppi degli anni ’90, sono tornate lo scorso 18 marzo con il decimo album in studio, Back in Black. Molti di noi li ricordano per il famoso singolo Insane In The Brain, in cui B-Real e Sen Dog si alternano sopra un break beat incalzante e ballabile, ma è con il successivo arrivo di Eric Bobo alle percussioni e grazie alla partecipazione ad eventi live, come il Lollapalooza Tour, che cominciano a scalare le classifiche R&B e pop. Considerati tra i pionieri del crossover, per le contaminazioni rock, reggae e punk dei loro brani, hanno finito per conquistare una più larga fetta di pubblico, apprezzati non solo dagli amanti del hip pop, ma anche dai metallari (celebri le collaborazioni con Tim Armstrong dei Rancid e gruppi quali Prodigy, Mobb Deep e The Alchemist). Dopo essersi presi una pausa tra il 2005 e il 2009, in cui i vari componenti si sono dedicati a progetti solisti, nel 2009 hanno di nuovo incrociato le loro strade, sfornando nel 2010 Rise Up, nel 2018 l’acclamato Elephant On Acid e, finalmente, Back in Black.

Titolo che ricorda il celebre ritorno sulla scena degli AC/DC dopo la morte di Bon Scott,con una copertina altrettanto nera, prodotto interamente da Black Milk, questo lavoro segna un ritorno alle origini, ad oltre 30 anni dal debutto. Una dichiarazione d’intenti, per far capire a tutti che i Cypress Hill ci sono ancora, che sempre dalla strada vengono, con testi che sono delle vere e proprie pugnalate, incentrati, come da tradizione, su fumo, droga, malesseri quotidiani e rapporti non proprio idilliaci con la polizia. Dieci tracce in tutto, con una parte strumentale ridotta all’essenziale, in cui la batteria di Bobo è sempre in primo piano, e le voci usate come veri e propri strumenti musicali. È vero che mancano i piatti di Dj Muggs, ma ci sono due featuring all’interno del lavoro niente male, con Demrick nella canzone Certified e con Dizzy Wright nella cover di Bye Bye, brano dei mitici Fugees.

Si comicia con Takeover, lo stesso piglio incazzoso degli inizi, del resto lo dicono loro stessi che sono tornati per riprendersi la strada e il conto alla rovescia è iniziato: sono sempre loro contro i poliziotti, loro che lottano per la legalizzazione delle droghe e per il dominio di Los Angeles. Seguono Open Ya Mind e Certified, accompagnato dal video diretto da Tillavision, esperto di 3D e realtà aumentata, con il simbolo della marijuana onnipresente e la band in versione avatar; piacevole il campionamento cori e il giro finale di basso.

Al quarto posto nella tracklist la cupissima Bye Bye, con le sirene delle volanti sullo sfondo e una bara, con tanto di teschio, in primo piano per tutta la durata del videoclip.

Stesso mood in Come with Me, dal testo più che mai esplicito, un vero e proprio inno all’erba come mezzo per superare i momenti brutti ed elevare le menti (“Dio benedica la foglia/riposa in pace con chiunque si trovi in mezzo/la legalizzazione è quello che vogliamo vedere“). I secondi scorrono velocemente tra campionamenti e scratch in The Original, segue Hit Em’, la traccia più interessante dal lato strumentale con quel riff di synth che si ripete ossessivamente.

Suoni cupi invece in Break of Dawn e in Champion Sound, ma con ritornelli che fanno subito presa sull’ascoltatore. Chiude The Ride, il pezzo più lungo dell’album con i suoi 4.05 di suoni dark, beat e campionamenti da manuale del rap.

Voto: 8/10 se da un lato l’album sembra procedere senza forti scossoni e variazioni sul tema, specie dal lato della ritmica e del sound, dall’altro riporta l’ascoltatore alle origini di un genere musicale che, a metà tra cazzeggio e lotta sociale, è stato in grado di scuotere le periferie delle grandi metropoli americane, ma che con il tempo sembra essersi perso dietro le lusinghe dei facili guadagni dettati dal mercato discografico. Back in Black riporta il rap sui giusti binari. Da non perdere il documentario Insane In The Brain in uscita il 20 aprile all’interno di “Hip Hop 50 banner” del network televisivo Showtime, così come la graphic novel “Cypress Hill: Tres Equis!” in collaborazione con ZComics.

Tracklist:
01. Takeover
02. Open Ya Mind
03. Certified
04. Bye Bye
05. Come with Me
06. The Original
07. Hit ‘Em
08. Break of Dawn
09. Champion Sound
10. The Ride